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AMANDOLA – Il territorio dei Sibillini sul piede di guerra per difendere l’ ospedale di Amandola e favorirne al più presto la riapertura. Dopo la barricata umana di ieri pomeriggio per non far portare via le supellettili dalla direttrice dell’ospedale di Fermo Fiorenza Padovani per oggi pomeriggio alle 15 è stato convocato un sit in popolare di protesta.

LA PROTESTA – Saranno presenti centinaia di cittadini dell’area montana di tre Province. E l’amministrazione comunale lancia un appello forte a tutti ad essere presenti, a far sentire la loro voce. Sarà in occasione dell’incontro che si terrà nell’ospedale tra il direttore dell’Area Vasta 4 Licio Livini, gli amministratori pubblici locali, dirigenti Asur e sindacati. Una mobilitazione generale senza precedenti da parte della gente. Già nella nottata gli amministratori comunali avevano tappezzato la cittadina di manifesti e volantini per chiamare tutti a raccolta. Poi passaparola, tam tam sui social network, mobilitazione delle associazioni. Si prevede un afflusso massiccio da tutta l’area delle Province di Fermo, Ascoli e Macerata. Dice il sindaco Marinangeli: “Ci serve personale per risistemare l’ospedale e ce lo portano via, ci servono supellettili e le vogliono portare a Fermo, occorre calma e ci vogliono creare problemi. L’ospedale non si tocca”.

I TIMORI – Dopo i problemi di agibilità della struttura, il sindaco di Amandola si domanda per quale ragione si debba svuotare il presidio se nel giro di 15 giorni l’ospedale avrebbe dovuto riaprire. Il Comune ha messo a disposizione un capannone per accogliere le attrezzature collocate nella parte dell’ospedale inagibile per evitare che tutto venga portato a Fermo. Nella parte della struttura ancora agibile dovrebbe restare il personale per gestire la continuità assistenziale, la potes, la radiologia per il primo intervento, il punto prelievi, prestazioni di prenotazione e di cassa e i servizi veterinari.

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