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Ascoli e Trapani sfida tra chi vuol guarire dalla pareggite. Le due squadre infatti, così come lo Spezia, finora hanno ottenuto solo pareggi negli incontri disputati, anche se bisogna sempre ricordare che i bianconeri devono recupare la gara casalinga contro il Cesena. Impegno delicato quindi quello del Provinciale dove il Picchio sarà chiamato a dimostrare di che pasta è fatto, dopo i due 1-1 ottenuti nella trasferta d’esordio a Vercelli e sabato scorso in casa contro la Spal. La squadra di Aglietti finora sembra essere ancora alla ricerca della propria identità, cosa che ci può stare se si pensa ai tanti innesti fatti in estate, ma che non ti puoi permettere a lungo in un campionato diffiicle come quello di Serie B dove nessuna squadra ti regala nulla. Un cantiere aperto quindi che a sprazzi ha mostrato un apprezzabile gioco, ma che a Trapani sarà chiamato già ad una prova di maturità contro un avversario sicuramente ostico e che cercherà di ottenere il bottino pieno.

Le insidie di Trapani

Dopo il rocambolesco 4-3 dello scorso campionato, al Del Duca terminò 0-0, l’Ascoli ritorna in Sicilia con l’obiettivo di far bene. Dopo la promozione sfiorata a giugno il Trapani, che ha perso il Ds Faggiano e alcuni giocatori ma è riuscita a confermare bomber Petkovic e soprattutto Serse Cosmi in panchina, spera di fare di nuovo un campionato positivo. Peseranno comunque sabato le assenze a centrocampo di Scozzarella e Ciaramitaro, ma l’Ascoli dovrà guardarsi soprattutto dagli attacco granata che, tra Coronado, Citro, Ferretti e il solito Petkovic, è formato da elementi di sicuro affidamento per la categoria. Massima attenzione quindi occorrà nella retroguardia bianconera, con la speranza dei tifosi che poi davanti Cacia, ma anche il peperino Gatto, possano inventarsi la giocata vincente per ottenere il primo sorriso stagionale e guardare al campionato in un’altra ottica.