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Ottavio Paladini non è più l’allenatore della Samb. Questa mattina il tecnico che ha riportato i rossoblù tra i professionisti ha rassegnato, dopo diversi giorni di riflessione, le sue irrevocabili dimissioni, subito accettate dalla società.

“Voglio dire grazie a tutti,  è stato bellissimo vivere questa esperienza, sarò per sempre tifoso della Samb – ha commentato Palladini poco dopo aver rassegnato le dimissioni al sito Tuttosamb – voglio ringraziare i tifosi per l’affetto che mi hanno sempre fatto sentire. A loro dico che devono guardare avanti, perchè la Samb resta la cosa più importante di tutte”.

Finisce così il matrimonio tra Palladini e la Samb, una storia d’amore che come sottolinea il tecnico comunque non vedrà mai fine. Paradossale il modo in cui si è arrivati alla separazione, con i rossoblù in piena zona playoff e procuratori che invocano l’addio del mister. Quella che fino a qualche settimana fa sembrava essere un’isola felice, adesso pare essere circondata da plumbee nubi che non promettono niente di buono.

L’addio di Palladini, ultimo atto di amore verso i colori

Alla fine Ottavio Palladini ha scelto di farsi da parte, con il presidente Franco Fedeli che, nonostante parole al miele pronunciate subito dopo aver accettato le dimisisoni, alla fine probabilmente ha ottenuto quello che in fondo si auspicava. In questo anno e mezzo di rapporto tra i due poche volte il patron rossoblù ha speso elogi verso il suo ex allenatore, nonostante gli ottimi risultati ottenuti da quest’ultimo.

Bisogna sempre ricordare infatti che Palladini, dopo aver preso nella scorsa stagione il timone di una non convincente Samb, ha vinto il sempre difficile campionato di Serie D, riportando così i rossoblù tra i professionisti dopo alcuni anni. In questa stagione poi i rivieraschi sono stati anche in testa a quello che sicuramente è il girone più tosto di tutta la Lega Pro, ottenendo il massimo da una rosa buona ma non da prima fascia.

Palladini ha lasciato quando ha capito di non essere più il benvoluto. Di certo non dai tifosi che lo hanno sempre amato. E’ venuto a mancare quel rapporto di fiducia fondamentale per proseguire il cammino iniziato più di un anno fa. L’ex mister rossoblù ha preso la squadra nei dilettanti e l’ha lasciata in piena zona playoff del girone B di Lega Pro, rinunciando anche allo stipendio fino a giugno perchè la dignità non ha prezzo.

Se è lui il problema della Samb, se mai ne possa esistere uno per una squadra che sta ottenendo risultati ben sopra le aspettative, allora per amore dei colori non è mai un problema fare un passo indietro.

Per il dopo Palladini l’ex Latina e Salernitana Sanderra in pole

Il declino per la Samb è iniziato esattamente un mese fa, con il pareggio casalingo per 1-1 contro il Modena. Il rigore sbagliato nel finale da Mancuso ha come inceppato qualcosa nei rossoblù, che nelle cinque partite successive hanno raccolto soltanto due punti, perdendo anche i due derby casalinghi contro Ancona e Maceratese.

Per il dopo Palladini al momento il nome più caldo sembrerebbe essere quello di Stefano Sanderra. L’allenatore romano, dopo aver portato il Latina prima nella vecchia Prima Divisione e poi in Serie B, non ha vissuto poi annate facili con esoneri a Salerno, Catanzaro e Viterbo.

Dovrebbe essere lui comunque il prescelto per la panchina rossoblù. Inizialmente si era fatto subito il nome di Liverani, con quello di Guido Ugolotti, già alla guida della Samb in passato, in seconda battuta, ma alla fine dovrebbe spuntarla Sanderra.

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