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ANCONA – Più di un marchigiano su due, pari al 55 per cento, nel 2016 ha fatto acquisti sul web. Ad affermarlo è la Coldiretti Marche sulla base degli ultimi dati Istat sull’utilizzo delle nuove tecnologie da parte dei cittadini. Il dato regionale di chi fa le compere in rete si colloca sopra la media italiana (51 per cento), e lo stesso vale per il totale dei cittadini che hanno un collegamento internet (il 70 per cento contro il 69 per cento nazionale).

COSA SI COMPRA SUL WEB – Tra i prodotti più acquistati sul web vincono i viaggi che sorpassano i vestiti, davanti ad apparecchi elettronici. Fanno segnare però un vero e proprio boom (+ 43 per cento) i cittadini che comprano su Internet prodotti alimentari, soprattutto tra le donne. Molti quelli che scelgono di fare la spesa on line, magari dalle aziende agricole, come quella della rete di Campagna Amica, che hanno sviluppato servizi di e-commerce, per poter gustare direttamente a casa le tante specialità dei vari territori italiani senza doversi spostare. 

I DATI COLDIRETTI – Secondo l’Istat le aziende agricole marchigiane che hanno un sito o una pagina sono 1.100 (il 2,4 per cento del totale), di cui oltre 300 vendono prodotti on line, e questo senza contare il fenomeno dei social. Tante le proposte innovative. A Serra de Conti (Ancona) Massimo Maffeo, dell’impresa agricola Terra Grata, ha lanciato la possibilità di preparare una marmellata scegliendo da soli che tipo di frutta o verdura usare, ovviamente coltivata in azienda, quanto zucchero (bianco o di canna) e le tipologie di vaso. Una volta elaborata la ricetta preferita, questa viene prodotta dall’azienda e spedita direttamente a casa con etichetta dedicata. Ma c’è anche chi fa coltivare addirittura l’orto sul web, come è il caso di Ortiamo, di Cagli (Pesaro Urbino). Ma c’è anche chi attraverso il web ha lanciato la pratica delle adozioni “green”. E’ il caso dell’azienda agricola Monsanto di Cagli (Pesaro Urbino) che dà la possibilità di adottare un ortaggio e partecipare attivamente alla preparazione del terreno, alla sua semina e infine alla raccolta. A Belvedere Ostrense (Ancona) l’azienda L’Acino Verde di Pierluca Federici promuove “Adotta un ulivo”. Sempre nell’Anconetano a San Marcello, la Tenuta San Marcello propone l’adozione di una vigna Doc di Lacrima di Morro d’Alba o di Verdicchio dei Castelli di Jesi.

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