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Proseguono le attività di recupero opere d’arte da parte di vigili del fuoco, guardia di finanza e polizia locale. Uno degli ultimi interventi è quello svolto dalla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, per il tramite dei Baschi verdi del Comando Provinciale di Roma. Gli uomini, specializzati per queste operazioni, hanno lavorato a Comunanza (AP) mettendo in sicurezza numerosi esemplari di interesse storico, culturale e religioso, tipici ed espressivi del territorio.

L’operazione dei Baschi Verdi

Il primo recupero è avvenuto presso la Chiesa di Sant’Emidio, in località Ficocchia, risalente al XIII secolo, costruito in pietra di sponga e arenaria e che presenta interventi ottocenteschi e, al suo interno, conserva ancora tracce di affreschi nella zona absidale ed archi murati. Un intervento molto delicato, determinato dall’inagibilità della struttura e dalle lesioni della vela campanaria, compromettenti la tenuta della stessa campana che rischiava oltremodo di precipitare, con probabile irrimediabile rottura. Il secondo intervento di recupero è stato attuato presso la chiesa SS. Pietro Paolo, in località Gabbiano; all’interno della struttura – risalente al 1200 e ancora custode di tracce di stucchi settecenteschi e di decorazioni pittoriche del tardo medioevo – i militari hanno messo in sicurezza una pala in olio su tela del XV secolo raffigurante i SS. Pietro, Paolo e Cristanziano, di autore ignoto, che rischiava di andare perduta a causa delle precarie condizioni del campanile, fortemente lesionato. Nell’ambito della successiva ricognizione della chiesa, sono stati individuati ulteriori diversi oggetti di notevole valore sia economico, sia artistico, quali calici, ostensori in oro e paramenti preconciliari, già riconsegnati all’Autorità ecclesiastica di Fermo.    

Il recupero opere d’arte

L’attività in rassegna, espressiva dell’impegno che il Corpo della Guardia di Finanza sta rivolgendo alle attività di controllo del territorio finalizzate alla tutela dell’integrità dei patrimoni immobiliari e culturali delle zone colpite dal sisma, costituisce una delle tante premure rivolte alle popolazioni locali e che, nel caso specifico, hanno contribuito al mantenimento dei simboli del territorio.

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