Articolo
Testo articolo principale

Ascoli, il presidente Bellini scarica ufficialmente Daniele Cacia. Le dichiarazioni del patron bianconero nella conferenza stampa di ieri sono inequivocabili. Possibile che un giocatore autore di ben 29 gol in due stagioni possa ricevere il benservito in questo modo? L’elemento più rappresentativo della squadra non farà più parte del progetto. Su questo argomento cosa pensano i tifosi? Andiamo a scoprirlo insieme.

Ascoli-Cacia: il coro unanime dei tifosi

“Si può pure pensare che non rientri più nei piani societari – spiega Walter Celani -. Per carità ci può stare. Ma per quello che Cacia ha rappresentato per l’Ascoli , un atteggiamento del genere lo trovo ingeneroso. Ricordiamoci che la salvezza di due anni fa fu merito esclusivamente suo! Spostandoci ai possibili motivi, ne ipotizzo due: sicuramente un risparmio sul monte ingaggi e una sottile conflittualità dovuta a qualche ‘intromissione’ sulle scelte societarie”. 

“Non conosco le vere motivazioni che hanno portato Bellini ad esprimersi in termini così aspri e perentori – afferma Alessandro Ciprietti -.  Credo però che in ogni famiglia le discussioni vadano fatte all’interno delle mura domestiche. Paragonare Cacia ad Antonini e mostrare così poco ‘rispetto’ per chi con 29 reti in 2 anni ci ha praticamente salvato da solo. Mi è sembrato un gesto davvero ‘poco cortese. Certo è che i giocatori ed anche i presidenti passano, ma l’Ascoli rimane sempre e comunque. Perchè la vera passione non ha fortunatamente budget o parametri ai quali attenersi!”

“Un trattamento di questo tipo è secondo me dovuto ad una questione prettamente economica in riferimento al suo rinnovo – dice Marco Weldon – Secondo me Cacia non ha voluto spalmare il suo elevato ingaggio in più anni. Al di là di ciò l’atteggiamento che ha avuto il presidente verso il giocatore più rappresentativo e forte della squadra,insieme al portiere Lanni, mi è sembrato alquanto esagerato. Avrà le sue buone ragioni per aver detto questo, ma è sbagliato il modo, per diversi motivi.

Prima perchè se tu Ascoli, vuoi vendere Favilli – prosegue Marco Weldon – per motivi di bilancio non puoi scaricare Cacia rischiando di iniziare un campionato senza un attaccante esperto. Altro aspetto è che se prima c’erano delle offerte e richieste vantaggiose per la società riguardo al nostro bomber, ora con queste dichiarazioni il valore del cartellino si è abbassato notevolmente. Di conseguenza converrebbe più provare a rinnovare il suo contratto che cederlo. L’ultima mia analisi è che questa serie B sia diventata più una serie A2 e che quindi anche per accaparrarsi un bravo sostituto di Cacia sarà difficile e costoso”.

“Cacia lo scorso anno ha accettato di spalmarsi l’ingaggio, vale a dire di percepire un compenso annuo più basso per un allungamento di contratto – commenta Enrico Erbaggi -.  Ora, nel momento in cui deve percepire la seconda parte del suo stipendio gli si dice ‘per te non c’è più posto’. Vi è un errore nel merito della questione ed un errore ancor più grande nella forma utilizzata. Certe sparate in conferenza stampa sono inaccettabili e sembrano voler costringere il giocatore all’allontanamento attraverso la pubblica gogna. Io disapprovo totalmente”.

“A mio parere le parole di Bellini sono state ingenerose – tuona Luca Agatoni – …Cacia ci ha trascinato alla salvezza per 2 anni quasi da solo e non meritava questo trattamento. Bellini purtroppo non ha l’animo del tifoso. Quindi non capisce certi meccanismi psicologici e spesso sbaglia il modo con il quale dice le cose. I motivi per i quali ha fatto questa scelta non li conosco ovviamente. O c’è stato qualche episodio conosciuto solo all’interno o per pura scelta tecnica. La seconda ipotesi ci può stare, anche se privarsi di Cacia per me tifoso è folle. Ma per le parole utilizzate credo ci sia qualcosa di più, anche più di un semplice alterco. Spero che prima o poi trovi Bellini gli uomini giusti. Se poi lo vogliamo per forza come Rozzi…questo è impossibile”. 

“Non mi è piaciuto il trattamento che Bellini ha riservato a Cacia – dice Federica Agostini -. Quando le cose non andavano bene è stato sempre lui a metterci la faccia insieme a Bianchi e Giorgi. Cacia ha dimostrato di essere molto attaccato a questa maglia. Vorrebbe rimanere e ovviamente sono d’ accordo.  Cacia può ancora fare la differenza. Secondo me sarebbe disposto anche a ridursi l’ ingaggio. Mi è sembrato brutto sentirlo paragonare ad Antonini. Cacia è un esempio di moralità. Quest’anno non ha fatto un gran campionato ma ha giocato per il gruppo e spesso con una gamba sola, per i noti problemi alla caviglia. Gli farei concludere la carriera qui. I motivi per cui Bellini lo voglia vendere penso facciano riferimento al torneo appunto non esaltante che si è da poco concluso”.  

 “Bellini ha salvato l’Ascoli dal fallimento e va ringraziato – spiega Mario Paoletti – .Si faccia amico di Raiola o di Marotta, si faccia dare dei buoni consigli gratis e agisca di conseguenza. Rozzi aveva come amico Moggi! Comprarono insieme Casagrande. Per quel che riguarda Cacia è primo una persona, poi un professionista che porta avanti le sue idee dall’alto della sua esperienza. E’ una sicurezza di minimo 10-12 gol a stagione.Non è giusto demonizzarlo come l’unico male dell’Ascoli. Non mi sembra che il deficit sia imputabile solo al suo stipendio. Ricucire il rapporto non esacerbarlo. Tanto lo devi comunque pagare. Forza Picchio Forza Bellini(e soci) e Forza Cacia(con tutti i giocatori ed allenatori)”.

“Secondo me il presidente ha un po’ esagerato, visto che se siamo ancora in B è anche merito suo, specialmente per quello che ha fatto il primo anno con noi – sentenzia Matteo Cicconi -. Quest’anno, nonostante una gamba messa male ha fatto 12 gol. Per me non c’entra assolutamente il budget. Il motivo è dato dal fatto che essendoci salvati con l’acqua alla gola, a Gennaio Cacia si aspettava maggiori rinforzi. Per questo motivo può darsi che abbia avuto una discussione accesa con Bellini e i rapporti si siano rotti. O Cacia magari non ha parlato direttamente con lui, ma ha fatto alcune dichiarazioni del genere che non possiamo sapere. La società, poi, ne è venuta a conoscenza, non approvando ciò che ha detto, prendendo le distanze”.

 

 

TAG: , , ,