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La chirurgia estetica sbagliata può essere senza dubbio considerata l’altra faccia della medaglia del “mito del ritocchino”. Se ormai ricorrere al bisturi per migliorare il proprio aspetto fisico è quasi una prassi, non sempre tutto purtroppo alla fine va nel verso giusto.

Il dato che da tempo circola del 30% degli interventi annui in tutto il mondo che avvengono per correggere precedenti errori, ci fa capire come possa essere frequente incappare in episodi di chirurgia estetica sbagliata.

Essendo comunque la percentuale riferita agli interventi effettuati in tutto il mondo, è logico che il numero può essere in qualche modo “dopato” da tutte quelle operazioni effettuate in ambienti poco adatti e da chirurghi poco esperti.

Spesso erroneamente si pensa che questo fenomeno sia riconducibile solamente ai cosiddetti paesi in via di sviluppo, dove a fronte di una spesa molto contenuta spesso poi il risultato non è all’altezza delle aspettative.

I numerosi casi di cronaca emersi negli ultimi tempi invece ci raccontano di interventi “clandestini” oppure effettuati da ciarlatani anche nell’opulento Occidente. Più in generale, come in tutti casi quando si parla di interventi chirurgici, alla fine una percentuale di errore è sempre da tenere in considerazione.

Chirurgia estetica sbagliata, come farsi risarcire

Sono ormai centinaia di migliaia gli interventi di chirurgia estetica che ogni anno vengono svolti in tutto il mondo. Se poi ci mettiamo anche i vari trattamenti con il botox o il filler, allora il numero diventa a sei zeri.

La voglia di rimanere sempre con un aspetto giovanile oppure il voler apparire ancora più belli e in forma, ha spinto sempre più donne, ma anche uomini, a ricorrere al bisturi spesso però senza prendere le giuste accortezze.

I programmi televisivi infatti negli ultimi tempi pullulano di storie di vip o presunti tali che, dopo un’intervento di chirurgia estetica sbagliato, si sono ritrovati deturpati e quindi impossibilitati anche a svolgere il proprio lavoro.

Se un intervento al seno non riuscito proprio alla perfezione può comunque essere tranquillamente celato ai più, gli errori più frequenti purtroppo riguardano però correzioni al viso e alla labbra.

Logico quindi che di fronte a situazioni del genere si voglia cercare di agire per vie legali nella speranza di ottenere un giusto risarcimento. Un secondo intervento di correzione con lo stesso dottore per riparare il torto subito è sempre sconsigliato.

A meno che non sia un caso molto grave, l’azione legale da intraprendere contro il chirurgo non sarà penale ma soltanto di natura risarcitoria. Il primo passo quindi è quello di rivolgersi a un avvocato magari con già esperienza in materia.

Per poter documentare al meglio il torto subito, avere foto del prima e dopo l’intervento, oltre che nel caso anche referti medici che attestino eventuali danni, può sicuramente aiutare ai fini della causa.

Oltre ai danni fisici naturalmente poi ci sono anche quelli psicologici. A seconda della gravità del caso, se il giudice dà ragione al paziente riconoscendogli di aver subito un torto, di solito i risarcimenti oscillano tra i 15.000 e i 100.000 euro.

Per evitare tutto ciò è buona norma affidarsi sempre a chirurghi dalla rinomata esperienza e a strutture conformi ai dettami della legge. Anche parlare dell’intervento con il dottore in tutti i suoi dettagli può prevenire episodi spiacevoli e incomprensioni.

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