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Sono più che rosee le previsioni riguardanti il marketing digitale per questo 2018. Dopo la crescita esponenziale del settore avvenuta negli ultimi anni anche per quello appena iniziato il trend dovrebbe rimanere più che positivo.

Una sorta di nuovo Eldorado in continua evoluzione, ma essendo un business tutto sommato ancora abbastanza giovane le “regole” sono tutt’altro che già scritte. Quello che oggi può essere un punto fermo, domani si potrebbe rivelare già superato e inefficace.

L’esempio del recente cambio di algoritmo da parte di Facebook è soltanto l’ultimo caso. Lo stesso discorso può essere riportato anche all’aggiornamento fatto all’incirca dodici mesi fa da parte di Google: di colpo siti campioni di visite hanno visto crollare le loro visite, dovendosi per forza così reinventare.

Oltre a questo però il marketing digitale deve guardarsi da un altro potenziale pericolo: le fake news. Cosa può mettere in contatto il mondo del commercio online con le cosiddette bufale? In modo diretto poco o nulla, ma se il problema non viene risolto alla radice si potrebbe innescare un pericoloso circolo vizioso.

Il marketing digitale e le fake news

Dopo il caso della presunta intromissione degli hacker russi nelle ultime elezioni statunitensi, una vicenda che sta alla base dell’inchiesta Russiagate che sta coinvolgendo il Presidente Donald Trump, in tutto il globo è scattato l’allarme fake news.

Anche nel nostro paese, soprattutto visto il fatto che siamo in piena campagna elettorale, si fa un gran parlare di queste bufale. Facebook poi ha deciso di prendere di petto questa problematica, aumentando i controlli e impedendo ai siti sospetti di poter acquistare spazi pubblicitari sul social.

La speranza è che queste misure, insieme a una maggiore consapevolezza degli utenti, possano riuscire a fermare la pericolosa escalation di news false e diffamanti. Se questo non dovesse accadere, sarebbe tutto il web a risentirne.

Come diceva McLuhan “il medium è il messaggio”. Puoi essere anche il miglior stratega di marketing o affidarti alla più capace agenzia di comunicazione, ma se imposti la tua campagna su un medium in crisi di attendibilità i risultati potrebbero essere controproducenti.

Facebook ormai è una sorta di mondo parallelo, ma non tutti gli utenti sono uguali. Indubbiamente una vasta fetta di questi hanno poche capacità di difesa davanti alle fake news, abboccando alle bufale e alimentando la visibilità di queste.

Un comportamento questo che può irritare chi controvoglia si ritrova poi la propria bacheca invasa di foto di presunti parenti della Boldrini oppure di mirabolanti imprese compiute dal Presidente Putin.

Il risultato potrebbe essere quello di un progressivo allontanamento da una risorsa come Facebook di quelle categorie di persone che invece fanno più gola ai pubblicitari. Tutto questo potrebbe essere un pericoloso passo indietro.

Ci sono voluti anni per vincere la diffidenza degli italiani a fare i propri acquisti online e più in generale a usare il web per trovare informazioni attendibili su qualunque cosa. Preservare la credibilità della rete sarà quindi una delle sfide fondamentali che il digital marketing dovrà affrontare nel 2018, una partita che deve essere vinta per non intaccare quel processo di crescita del settore che potrebbe non essere più così inarrestabile come si pensa.

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