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Questione stadio Ascoli, arriva un comunicato ufficiale dell’Ascoli Picchio direttamente sul sito web della società in merito alle criticità avanzate dalla Lega B a una manciata di giorni utili dall’iscrizione al prossimo campionato.

“Emergono importanti criticità relative alla questione Stadio Del Duca sollevate dalla Lega B in una missiva  inviata a Comune e Ascoli Picchio che dovranno fornire una risposta entro e non oltre il prossimo 8 giugno”.

Stadio Ascoli, quali sono le criticità

Ma quali sono questi punti critici? In poche parole lo stadio Ascoli non ha i parametri che vuole la Lega, tanto che andrà indicato un luogo alternativo per la gare interne: 

“Il Club bianconero non ha uno stadio che rispetti i criteri stabiliti dalla Lega, tanto che bisognerà indicare un impianto alternativo per la disputa delle partite interne.

Per queste ragioni sono ripresi i colloqui col Comune, che nel primo anno di gestione Bellini si era impegnato a costruire uno stadio idoneo che a tutt’oggi non è ancora pronto”.  

La società ricorda i “cinque incontri da febbraio e maggio di quest’anno intercorsi tra Ascoli, Sindaco (presente a quattro incontri), Credito Sportivo e B Futura per trovare una soluzione in linea coi criteri infrastrutturali richiesti dalle Licenze Nazionali”.

Ma, sottolinea ancora la società “a oggi non c’è una data ufficiale di riconsegna dei lavori”.

A questo punto arriva la critica “feroce” nei confronti del sindaco:

“in questi anni l’Ascoli Picchio ha senz’altro commesso  errori di natura sportiva e non, ma ha adempiuto agli obblighi non solo economico/finanziari, ma anche a quelli sociali.

Da parte del Sindaco Castelli resta uno stadio inadeguato per la categoria, una mancata presa di coscienza dell’importanza dell’Ascoli come veicolo pubblicitario e come indotto per le attività commerciali del territorio, una lontananza costante in occasione del verificarsi di episodi di  violenza a danno di tesserati e dirigenti.

Quattro anni sono trascorsi dall’avvento del Presidente Bellini  e probabilmente le premesse iniziali sono state troppo idealistiche, ma, fra quelli commessi, l’errore più grande è stato l’aver creduto che i responsabili della Città potessero essere all’altezza dei propri compiti”.

A questo link il comunicato ufficiale dell’Ascoli Picchio

La risposta di Castelli

“Non so chi abbia materialmente redatto il comunicato farneticante diramato quest’oggi dalla società Ascoli Picchio ma non consento a nessuno di infangare l’immagine di una città che da sempre si distingue per civiltà e coesione sociale – risponde il Sindaco Guodo Castelli – Il Presidente Bellini, negli anni della sua permanenza ai vertici della società, non ha mai perso occasione di provocare divisioni tra l’Ascoli Picchio, le istituzioni e il popolo bianconero.

Siamo abituati alle sue esternazioni (che hanno creato un vero e proprio muro tra lui e tutta la comunità ascolana) ma nessuno può permettersi di “criminalizzare” il dissenso sportivo allo scopo di nascondere le proprie inadeguatezze. Anche il grande e indimenticato Costantino Rozzi ha subìto contestazioni ma mai si è permesso di offendere la città e i tifosi bianconeri. Altro discorso sono gli episodi di violenza che, quando si sono verificati, sono sempre stati stigmatizzati dal sottoscritto e da tutte le istituzioni del territorio.

Per quanto riguarda lo stadio, si ribadisce che – secondo quanto riferitomi dal dott. Cardinaletti – l’unica modifica apportata ai criteri infrastrutturali nell’ambito del sistema delle licenze nazionali è quella relativa alla necessaria apposizione di seggiolini su almeno 5.500 sedute individuali. Ad Ascoli come ovunque in Italia. Avevamo già concordato modalità e termini di approvvigionamento dei seggiolini a cura della società (costo riferito dall’amministratore della società 15 euro a seggiolino) e fissato ulteriori interventi utili, a cura del comune, ad abilitare permanentemente il settore distinti Nord/Est per la disputa del campionato.

Se poi Bellini, strumentalmente, intende smentire per l’ennesima volta il suo incaricato ricordo a tutti che non sarebbe la prima volta. Successe già nel 2017 in occasione dell’avvincendamento tra Cardinaletti e Valori che ci venne comunicato proprio mentre la giunta stava approvando lo schema di convenzione frutto del lavoro di mesi che Bellini vanificò in pochi minuti.

Fatta questa doverosa premessa si precisa che :
1) il comune di Ascoli è pronto a dare corso, da subito, a quanto concordato per l’apposizione dei seggiolini così da rispettare le prescrizioni della Lega;
2) lo stadio Del Duca – come noto alla Società Ascoli Picchio – è comunque nelle condizioni di poter beneficiare della deroga di cui all’art. 16. della circolare stadi (CAPIENZA E REQUISITI DELLO STADIO) che può essere accordata agli stadi in cui siano in corso “interventi di ammodernamento, ristrutturazione, ampliamento, risultanti da un progetto presentato dalle Autorità competenti.”

Confido che il Presidente Bellini abbandoni le astiose polemiche di questi giorni e finalmente comprenda il rapporto nobile e profondo che lega il calcio agli ascolani. Un rapporto documentato dal meraviglioso spettacolo degli 11.000 tifosi che hanno affollato il Del Duca in occasione della sfida con l’Entella e che sono stati privati del diritto di assaporare il gusto della salvezza a causa di polemiche astruse, incomprensibili e fuorvianti che spero cessino immediatamente

 

 

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