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Lo smartphone è certamente il miglior amico di adolescenti e Millennials. Con un cellulare in mano questi riescono a fare di tutto e di più, ma quali sono le app più usate dagli studenti? Di quali applicazioni non riescono proprio a fare a meno?

Uniplaces si è posta questa domanda e facendo un sondaggio alla sua community di ragazzi tra i 18 e 22 anni ha cercato di dare una risposta. La più grande piattaforma digitale per trovare alloggi a studenti nel mondo ha deciso di svelare quali sono le applicazioni più utilizzate dai giovani durante la giornata.

I risultati sono prevedibili e mentre le applicazioni di comunicazione, intrattenimento e social schizzano in alto nelle preferenze app studenti 2018, quelle relative allo studio scendono in basso.

Le applicazioni più usate rispecchiano dopotutto i desideri degli studenti e a quanto pare lo studio non è ai primi posti, anche se comunque presente.

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Le app più usate: percentuali d’utilizzo

La lista delle applicazioni più usate dagli studenti ha sul piedistallo tre grandi social: Whatsapp, Facebook e Instagram.

app più usate

E’ facile capire perché sia proprio Whatsapp in cima alla lista, dopotutto è una delle applicazioni più utilizzate da tutto il mondo che permette di restare in connessione con tutti i propri conoscenti e amici. Questa è utilizzata da ben il 98% degli intervistati.

Con l’85% e l’83% di utilizzo troviamo invece i due capisaldi del contenuto foto e video: Facebook e Instagram. Anche qui nessuna sorpresa giacché sono le applicazioni in grado di aiutare l’utente a condividere col mondo il proprio pensiero, stile e visione artistica e non.

Altre applicazioni con alte percentuali d’utilizzo sono quelle d’intrattenimento, ossia YouTube e Spotify. Queste rispettivamente con il 76% e il 64% d’uso tra le app studenti. Permettono di rilassarsi, godersi video di ogni genere e ascoltare musica. Addirittura con YouTube c’è la possibilità di guadagnare diventando un creators.

Arrivano poi le app più “serie” come Gmail con il 79% e LinkedIn con il 45%. Utilizzate per lavorare, cercare lavoro, restare aggiornati e ricevere mail.

Dopo queste due poi, in un colpo di scena inaspettato c’è al 40% Netflix. La piattaforma online di streaming video più utilizzata al mondo non è la più usata dagli studenti. Sarà forse a causa del suo abbonamento o del tempo di fruizione ridotto ma non tutti gli studenti la guardano.

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App studenti 2018: Cosa significano questi risultati?

Kerstin Meergans Papadopoulos, Head of Inbound Marketing di Uniplaces, ha voluto specificare che anche se i risultati della classifica possono sembrare incoerenti bisogna tenere conto di come e quando un app viene utilizzata.

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Molte applicazioni infatti non vengono utilizzate solo e unicamente per il ruolo in cui sono pensate originariamente. Molti social, ad esempio, diventano una modalità alternativa per scambiarsi o cercare informazioni oltre che permettere di restare in contatto con tutti ovunque.

“Le esigenze di salvare dati o di ottenere informazioni possono essere soddisfatte dalle applicazioni social, così come il desiderio di viaggiare e la ricerca dell’ispirazione. Riguardo alle necessità più pratiche, come quelle in fondo classifica, probabilmente non si tratta di esigenze che ricadono sul quotidiano.” Le app meno utilizzate quindi riguardano bisogni che si riscontrano meno nel quotidiano ma che restano comunque importanti.

Papadopoulos conclude “La generazione dei Millennials pensa digitale e si aspetta di poter accedere al proprio materiale da ovunque. Fattore che gli consente di essere ‘mobile’ rimanendo in contatto e avendo sempre a disposizione i propri documenti, inclusi quelli per lo studio”.

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