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La Legge di Bilancio è ormai giunta agli ultimi assestamenti prima del suo dibattimento. Tra le varie novità come Pace fiscale e Reddito di cittadinanza, viene menzionato anche il Canone Rai 2019.

Canone Rai 2019: che cos’è?

Il Canone Rai è un’imposta che grava su “chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi televisivi” quindi, deve essere pagato da tutti i possessori di un televisore, siano essi situati in un’abitazione o in un locale aperto al pubblico.

A partire da luglio 2016 il Canone Rai viene addebitato direttamente nella bolletta per fornitura di energia elettrica, al fine di contrastarne l’evasione.

A fronte dell’inserimento del canone in bolletta e per evitare che questo rappresentasse un onere eccessivo a carico delle famiglie, questo viene rateizzato in 10 mesi.

Esistono comunque dei casi di esonero per:

  • mancato possesso di un televisore;
  • pensionati di almeno 75 anni con reddito non superiore a 8.000 euro annui;
  • diplomatici o militari stranieri.

L’esonero può essere richiesto per l’intero anno oppure per un semestre, in base al tipo di documentazione presentata.

I contribuenti che si trovano in una di queste condizioni possono presentare domanda di esonero all’Agenzia delle Entrate.

Canone Rai: come funziona e importo

Il pagamento del canone Rai 2019 è quindi dovuto in caso di possesso di un apparecchio in grado di ricevere e trasmettere segnale televisivo, sia esso inserito in un contesto privato o pubblico (ufficio, negozio, ristorante…).  Il Mise ha chiarito in una nota che, sebbene i computer possano essere collegati ad internet e quindi ricevere i programmi televisivi, i loro possessori non sono tenuti al pagamento del Canone Rai.

La Legge di Bilancio 2019 ha confermato l’importo previsto per gli anni passati, vale a dire 90 euro da addebitare in dieci rate mensili di pari importo dal mese di gennaio al mese di ottobre 2019, al fine di non gravare eccessivamente sulle tasche dei contribuenti.

Il pagamento può essere effettuato anche mediante modello F24 per i soggetti che non sono intestatari di un’utenza elettrica ma sono comunque tenuti al pagamento del Canone Rai oppure, per i soggetti ai quali non è stato possibile procedere con l’addebito in bolletta.

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