Articolo
Testo articolo principale

Continuano ad essere in crescita in tutte le città d’Italia e rappresentano un pericolo concreto al quale sempre più italiani si sentono esposti, nonché uno dei temi caldi del battito pubblico e politico: stiamo parlando dei furti in appartamento.

Come segnalato dallo studio condotto dall’Osservatorio Nazionale per la Sicurezza dei Cittadini Italiani (o Onsci), negli ultimi 10 anni il numero di episodi relativi ad effrazioni domestiche ha visto un incremento del 170%. Se le grandi città, come ad esempio Milano, Torino e Roma, si confermano gli obiettivi prediletti dei “topi d’appartamento”, va sottolineato come anche nei centri di piccole dimensioni il problema sia cresciuto in modo palese. Se, ad esempio, a Mantova il tasso dei furti segnava un netto 250% nel confronto con 10 anni fa, a Cesena era in crescita addirittura del 312%.

Episodi di criminalità in aumento: quali le cause?

Numeri preoccupanti, che fanno sorgere spontanea una domanda: come si spiega questo continuo aumento dei furti e, più in generale, degli episodi criminosi?

In primis, occorre sottolineare che, come più volte denunciato dai sindacati di settore, ma non solo, le Forze dell’Ordine continuano ad essere sottodimensionate rispetto alle reali necessità del territorio e, in molti casi, prive delle risorse necessarie per adempiere in modo puntuale ai propri doveri. Per comprendere le difficoltà vissute dagli organi posti a tutela della legge è sufficiente considerare il seguente dato: sempre stando a quanto indicato da Onsci, su 250mila episodi denunciati, il numero degli arresti è stato pari a solo 3.500.

Perché gli appartamenti rappresentano obiettivi tanto appetibili?

Non è difficile comprendere le ragioni che rendono appartamenti e ville obiettivi tanto interessanti per i malintenzionati.

In primo luogo troviamo la relativa semplicità con cui è possibile introdursi all’interno di una casa (specie se si considerano le misure di sicurezza adottate presso magazzini, negozi o, addirittura, istituti bancari). Il margine di successo per i malintenzionati risulta elevato, spesso anche in assenza di particolari abilità nello scasso, ma con un semplice studio dei punti di ingresso dello stabile e delle abitudini degli inquilini.

Fortunatamente, accade di rado che chi vive in casa si trovi a faccia faccia con gli intrusi. Ciononostante, proprio di recente sono state inasprite le pene previste in caso di tentativo di effrazione e violazione della proprietà privata che si conclude con un’aggressione. Allo stesso modo, sono state incrementate anche le tutele previste per quanto concerne la legittima difesa.

4 consigli per proteggersi dai furti

Quali precauzioni adottare dunque per tutelare noi stessi e la nostra casa? Vediamo insieme alcuni semplici accorgimenti assolutamente immancabili per dormire sogni tranquilli.

Il primo consiglio è anche il più semplice: dobbiamo fare sempre attenzione ogni volta che entriamo ed usciamo di casa, evitando quanto più possibile di lasciare porte e finestre aperte in stanze incustodite. Anche nelle afose serate estive, scegliere di non chiudere gli infissi (a meno che non siano presenti robuste inferriate), può significare esporsi ad un notevole pericolo. Il discorso non cambia molto nemmeno nel corso della giornata: ormai anche i furti perpetrati durante il giorno non rappresentano più un’eccezione ma una triste consuetudine.

Molti lo considerano ancora oggi un semplice strumento di dissuasione, ma i moderni sistemi antifurto offrono funzionalità e vantaggi ben maggiori. Impianti perimetrali (in genere esterni) e volumetrici (interni) offrono la massima garanzia di sicurezza quando installati in coppia. Sensori di rilevazione del movimento, oppure installati a livelli di porte e finestre, in molti casi permettono di sventare sul nascere i tentativi di furto; in più, gli impianti più moderni – ad esempio quelli descritti in questa guida dedicata agli allarmi per la casa – sono dotati di tecnologie smart e connessione wi-fi, che ne rendono possibile il controllo anche a distanza.

Quando in casa conserviamo contanti, preziosi o qualunque altra tipologia di piccoli oggetti di valore (facile da sottrarre per eventuali malintenzionati), diventa d’obbligo munirsi di una cassaforte. Negozi ed e-commerce specializzati propongono modelli di ogni forma e tipologia, anche a prezzi modici.

Provvedere all’installazione di un portoncino blindato e di grate o inferriate alle finestre rappresenta un altro passaggio obbligato per mettere in sicurezza la propria abitazione. Specie per gli appartamenti situati al pian terreno (ma in realtà anche per quelli con balcone situati ai piani superiori), la presenza di robusti sistemi antieffrazione rappresenta un requisiti irrinunciabile.

Barriere fisiche e classi di resistenza

Cancelli ed inferriate contribuiscono a rendere più sicura l’abitazione andando a proteggerne i punti critici di accesso con una barriera fisica. Il livello di sicurezza garantito dalle grate poste a livello di finestre e porte finestre viene espresso attraverso le cosiddette classi di resistenza.

Le classi di resistenza, come stabilito dalle norme UNI1627-1630 del 2011, sono in tutto 6 e si differenziano proprio sulla base della resistenza offerta alle effrazioni. La Classe Antieffrazione 1 è quella caratterizzata dal coefficiente di sicurezza minore: si tratta in sostanza di porte e finestre che possono essere abbattute con la sola forza fisica e in tempi relativamente rapidi. Man mano che la classe aumenta, diventa necessario il ricorso a strumenti di potenza sempre maggiore per oltrepassare la barriera costituita dalla porta, dalla cancellata o dall’inferriata, fino a raggiungere la Classe Antieffrazione 6, quella che in genere caratterizza ambienti di massima sicurezza, come i caveau delle banche.

Inferriate e apparati di videosorveglianza

Le caratteristiche delle inferriate e la classe di resistenza consigliata variano sulla base del tipo di porta, finestra o porta finestra presa in esame. Come nel caso dell’installazione di un impianto antifurto, è indispensabile l’ausilio di una ditta specializzata nella messa in sicurezza delle abitazioni: l’obiettivo è quello di procedere ad uno studio dei vari punti di accesso alla casa e del livello di rischio rappresentato, così da adottare la soluzione più sicura e, al tempo stesso, più conveniente.

Da ricordare, infine, che rientrano nell’ambito del Bonus Ristrutturazioni 2019 anche quelle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di strumentazioni per la videosorveglianza. Grazie alle agevolazione fiscali è possibile recuperare fino al 50% della spesa sostenuta sotto forma di detrazioni IRPEF – come spiegato dettagliatamente all’interno di questa guida.

TAG: , ,