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Cracking Art, mostra itinerante che per due mesi ha invaso il capoluogo ascolano, chiuderà i battenti domenica 17 febbraio. Ancora pochi giorni, dunque, per ammirare gli animali fuori scala del collettivo Cracking Art che abitano da dicembre nel centro storico di Ascoli Piceno.

Allo stesso modo si avvia al termine la raccolta fondi, sotto lo slogan L’Arte rigenera l’arte, mediante l’acquisto di piccole rane rosse, che servirà per finanziare il restauro dell’affresco staccato di Cola D’Amatrice dal titolo “Il Redentore”, presente nella collezione della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.

Cracking Art, com’è andata la mostra

La mostra installativa Zona Rossa. Cracking Art ha coinvolto per due mesi tutto il centro storico del capoluogo ascolano, invaso pacificamente da animali di plastica di varia tipologia e dimensioni, targati Cracking Art, che hanno entusiasmato cittadini e turisti di tutte le età.

Le tantissime foto, che hanno inondato i social media in questo periodo, ne sono la testimonianza più efficace e creativa.

C’è ancora tempo fino a domenica per partecipare e sostenere il crowdfunding, che, attraverso la vendita di piccole rane in plastica rosse targate Cracking Art presenti presso l’Ufficio Informazioni Turistiche in Piazza Arringo, va a sostenere il restauro dell’affresco staccato di Cola D’Amatrice dal titolo “Il Redentore”, presente nella collezione della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.

Accanto alla raccolta fondi si colloca anche un’altra iniziativa, promossa dal Comune di Ascoli Piceno e dalla WAP – Associazione dei commercianti del centro storico sempre fino a domenica 17 febbraio, dal titolo Bye Bye Ciammariche che intende premiare la foto che riceverà più consensi (like) su Instagram con #byebyeciammariche; il vincitore riceverà un buono da spendere nei negozi aderenti all’iniziativa.  

Appuntamento domenica 17 febbraio alle ore 17.30 presso l’Ufficio Informazioni Turistiche in Piazza Arringo per salutare l’installazione Zona Rossa. Cracking Art che ha trasformato il Centro storico di Ascoli Piceno per questi due mesi.

Cracking Art, come funziona

La mostra è stata promossa dal Comune di Ascoli Piceno, curata e organizzata dall’Associazione “Verticale D’Arte” con il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Ascoli Piceno e il sostegno del BIM Tronto. La mostra ha l’obiettivo di fondere la storia e l’arte antica della Città delle Cento Torri con l’arte contemporanea, in occasione del periodo di Natale.

La mostra installativa “Zona Rossa” è diventata, quindi, uno dei simboli delle festività natalizie ascolane, ma ha avuto anche l’intento di simboleggiare il contrasto che il colore rosso ha assunto, e assume tuttora, dopo il terremoto che ha ferito il territorio piceno nel 2016 (la “Zona Rossa”, infatti, è l’area inaccessibile di una città che è stata colpita da calamità naturali, perchè presenta un alto rischio di crolli o frane).

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Facendo proprio lo slogan di Cracking Art, ovvero L’Arte rigenera l’arte, il Comune di Ascoli Piceno ha voluto donare, per il periodo natalizio, ai suoi cittadini e ai turisti, un’invasione pacifica di animali, come simbolo di rinascita per il territorio e di speranza per il futuro.

Cracking Art è un progetto di arte pubblica nato a Milano, che è stato sperimentato in altre città italiane e mondiali come Calais, Shanghai, Cleveland, Siena, Napoli, Caserta e Brescia.

La mostra di arte contemporanea ha coinvolto tutto il Centro Storico di Ascoli Piceno, che è stato invaso silenziosamente da animali di plastica di varia tipologia e dimensioni, targati “Cracking Art”, che hanno calamitato spettatori di varie età e sono entrati in empatia con loro (molte le persone che si sono fatte fotografare a fianco delle installazioni, in particolare vicino alle lumache gialle e rosse posizionate in Piazza del Popolo).

Con “Zona Rossa Cracking Art”, c’è stato l’obiettivo di narrare una favola contemporanea, che parla di ricostruzione e resilienza, i cui protagonisti sono i tanti animali in plastica riciclata e rigenerata, creati dal collettivo “Cracking Art” e rigorosamente di colore rosso, con una piccola variazione sul giallo (poichè i colori giallo e rosso sono quelli dello stemma del Comune di Ascoli).

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Cracking Art Ascoli Piceno, l’installazione nella città

Per tutto il Centro Storico di Ascoli, sono stati installati coccodrilli, rane, suricati, tartarughe, pinguini, orsi, cani, conigli, rondini, la celebre chiocciola (o lumaca, che dir si voglia) che hanno invaso le città di tutto il mondo; a loro si è aggiunto il più recente animale nato nell’universo Cracking Art, l’elefante (che è il simbolo della memoria storica).

Tutti gli animali sono visibili sia di giorno, sia di notte, grazie anche alla tecnologia LED che illumina le installazioni artistiche.

Dalle terrazze e dai merli di Piazza del Popolo fanno capolino pinguini, orsi, suricati, lupi, rane e chiocciole (quest’ultime si trovano anche di fronte al Palazzo dei Capitani).

A fianco della Cattedrale, dentro al Battistero di San Giovanni, sono state posizionate altre tre chiocciole. Alcuni lupi sono stati posti a presidio del cortile del Comune.

Tre coccodrilli giganti, invece, presidiano il suggestivo Chiostro di San Francesco, quasi fossero dei guardiani del pozzo, che si trova al centro della struttura.

La leggenda narra che i coccodrilli, abbandonati dall’uomo, abitino il sottosuolo delle città; ma, nell’ambito di “Cracking Art”, queste temute creature escono allo scoperto come Memoria e Futuro, due parole che racchiudono il significato del Natale.

Cracking Art: l’inaugurazione 

Il Sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa, ha così commentato la mostra itinerante nel corso dell’inaugurazione:

“La mostra potrebbe sembrare provocatoria, ma è bene sollecitare lo spirito critico e la capacità dialettica degli spettatori che osservano. Il periodo che va da dicembre a febbraio è un periodo in cui il clima è freddo, per definizione. Per questo, i cittadini potranno riscaldarsi, idealmente, con le installazioni illuminate. Mentre i turisti potranno essere stimolati a venire ad Ascoli, per ammirare questo variegato bestiario”.

Stefano Papetti, Direttore dei Musei Civici di Ascoli Piceno, ha dichiarato: “Ascoli Piceno, in questi giorni, è la capitale dell’arte contemporanea; oltre a Cracking Art, ci sono il Premio Marche e la mostra di arte sacra curata da Camillo Langone. L’idea di realizzare, con un intento simbolico, degli animali con vari materiali era in uso già a Firenze nel Rinascimento. Questa usanza aveva la funzione di esprimere un’allegoria politica”.

Secondo Gabriella Piccioni, rappresentante del BIM Tronto, la mostra itinerante potrà servire anche per far tornare gli studenti e i giovani nel Centro Storico, abitudine che è venuta meno negli ultimi anni.

Elisa Mori, dell’Associazione Verticale d’Arte, ha ricordato che, durante il periodo della mostra (quindi fino al 17 febbraio) potranno essere acquistate delle piccole rane in plastica riciclata.

Con il ricavato verrà restaurata un’opera di Cola dell’Amatrice, “Il Redentore”,  che si trova presso la Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.

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