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 Cna Marche, nella nostra regione cresce il fenomeno del commercio online mentre  cala l’acquisto tradizionale. Non solo borse, occhiali, ma a anche auto e moto fino ad arrivare ai sistemi di allarme e ai servizi di pompe funebri; questi sono gli articoli più acquistati sulla rete.

Secondo i dati di Infocamere Movimprese e dell’Istat,  nel 2018 sono state 609 le imprese marchigiane che vendono solo online rispetto alle 180 del 2009; aziende che hanno subito e risentito della crisi ma che hanno aumentato il loro fatturato grazie alle vendite sul web .

Cna Marche: in calo le imprese del commercio tradizionale

Borse, cosmetici, accessori, gadget, giocattoli. Ma anche libri, occhiali, capi di abbigliamento, scarpe, auto e moto, casalinghi, vino, biciclette, prodotti elettronici. Fino ai sistemi di allarme e ai servizi di pompe funebri.

Sono gli articoli più acquistati sul web. Non solo su Amazon, E – Bay e gli altri giganti del commercio on line. Ma anche attraverso i siti delle 609 imprese marchigiane operanti nel settore delle vendite on line.

Un fenomeno in crescita, quello delle imprese che vendono esclusivamente on line ma che ha avuto come contraltare una crisi delle imprese tradizionali del commercio. Lo sostiene la Cna Marche che ha confrontato i dati Infocamere Movimprese e i dati Istat delle imprese del commercio on line e di quelle tradizionali.

I numeri delle imprese online

Alla fine del 2018 le imprese marchigiane che vendono esclusivamente on line i loro prodotti, erano 609 rispetto alle 180 del 2009, con una crescita di 429 imprese.

“Si tratta di aziende che hanno registrato, in questi anni di crisi, un’ espansione del loro fatturato e della produzione, riuscendo a raggiungere, grazie al web, i loro clienti in ogni parte del mondo e a ad acquisirne di nuovi, sia in Italia sia all’estero”, ha detto Otello Gregorini segretario Cna Marche.

Nello stesso periodo le imprese di commercio al dettaglio nelle Marche sono passate da 20.142 a 18.798, con la scomparsa di 1.344 imprese in 10 anni, una perdita di 3 mila addetti e una forte riduzione di vendite e fatturato. Una crisi più accentuata nei negozi di vicinato dei piccoli centri urbani e montani.

Nel solo 2018 le vendite on line sono aumentate del 13,6 % mentre quelle tradizionali sono calate dello 0,6 %. Una contrazione quasi inesistente per la grande distribuzione (-0,1) ma
che sale al’1,5 per cento per i piccoli negozi.

 Per quanto riguarda le modalità di acquisto, sempre più passano attraverso gli smartphone (31 per cento rispetto al 25 per cento dell’anno precedente mentre calano gli acquisti da comupter (dal 67 al 62 per cento) e restano marginali quelli da tablet che coprono appena il 7 per cento degli acquisti on line.

I limiti del commercio online

“Per le imprese marchigiane del commercio è fondamentale cambiare drasticamente atteggiamento nei confronti del digitale per investire in tecnologia on line e per servire digitalmente i clienti”, ha affermato Gabriele di Ferdinando responsabile Cna Marche Unione Commercio e Turismo.

Ma per fare questo serve un’adeguata copertura della banda larga su tutto il territorio regionale, per superare il digital divide.

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