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Crisi idrica nel Piceno: da oggi tornerà l’acqua nelle ore notturne (dalle ore 23 alle 6 del mattino), nelle case degli ascolani e in quelle degli abitanti della Provincia di Ascoli Piceno.

Lo ha comunicato il Presidente della Ciip Giacinto Alati, nel corso di una conferenza stampa, nella quale ha anche tracciato un primo bilancio di fine mandato (in scadenza tra circa due mesi), non escludendo la sua ricandidatura alla guida dell’azienda che gestisce le risorse idriche delle province di Ascoli Piceno e Fermo.

Tuttavia, il ‘Codice rosso’ per l’emergenza idrica nel Piceno resta in vigore, dato che la situazione non è stata risolta ed è ancora in fase di monitoraggio: infatti, la riapertura, pur essendo al momento a tempo indeterminato, sarà certamente solo per un mese e mezzo, visto che a fine maggio verrà effettuata una valutazione complessiva sulla situazione idrica, anche in vista della stagione estiva.     

All’incontro hanno partecipato, oltre al Presidente Alati: Antonio Serena (Responsabile delle Reti idriche), Cesare Orsini (Dirigente dell’Area amministrativa), Giovanni Celani (Dirigente del servizio “Contratti e clienti”), oltre agli ingegneri Carlo Ianni e Massimo Tonelli.

Crisi idrica: le parole del Presidente della Ciip, Giacinto Alati

Il Presidente della Ciip, Giacinto Alati, ha dichiarato: “La Ciip, in questi anni, ha dimostrato di poter dare un risultato di qualità. Tutto è migliorabile, come i servizi offerti ai clienti, ma quest’azienda ha ritrovato un equilibrio basato su dei rapporti positivi con i Sindaci del territorio. Tre anni fa c’è stato un terremoto e non è mancata mai l’acqua, ci siamo assunti le nostre responsabilità e mi sembra che il gradimento, di cui gode questa società, sia alto”.

E, proprio sul terremoto e sulla crisi idrica, Alati si è soffermato lungamente: “La drammaticità per il sisma è stata vissuta anche dalla città di Ascoli Piceno, oltre che dai Comuni dell’hinterland piceno. La Ciip, come società di servizio, deve fornire servizi all’altezza. E’ importante che il nostro lavoro sia stato svolto correttamente, con onestà e che sia stato utile alla collettività. E’ l’azienda nel suo complesso che conta, non i personalismi”.

Da stanotte stop alle chiusure dei serbatoi d’acqua

“Ogni anno – ha proseguito Giacinto Alati – reinvestiamo i soldi guadagnati nelle Province di Ascoli Piceno e Fermo, in modo equilibrato. Mi sento di ringraziare anche coloro che hanno contribuito a risolvere l’emergenza idrica”.

Da stanotte, la Ciip ha deciso di riaprire i serbatoi dell’acqua nelle ore notturne, mettendo in funzione l’Impianto di soccorso a Castel Trosino, dopo l’autorizzazione della Protezione civile e delle altre autorità sanitarie e ambientali. L’impianto di Castel Trosino sarà ufficialmente inaugurato il 18 maggio, con l’assessore regionale Sciapichetti e la vicepresidente Casini.

“La prossima settimana andrò a Roma, per il primo ‘step’ dei finanziamenti necessari alla ricostruzione dell’acquedotto di Pescara. Occorre fare sistema, per ridare fiducia ai cittadini (sfiduciati a causa del sisma e della disoccupazione). Dobbiamo, infine, riappropriarci della nostra dignità e valorizzare le professionalità dei dirigenti e dei dipendenti. Comunque, mi impegnerò al massimo per fare il bene della Ciip, fino alla fine del mandato”.

Crisi idrica: cosa hanno detto i tecnici Serena, Orsini, Tonelli e Ianni

Antonio Serena (Responsabile delle Reti idriche) ha affermato: “La situazione idrica, per quanto riguarda l’approvvigionamento delle sorgenti, rimane ancora critica e non c’è un significativo aumento delle portate d’acqua nei Sibillini. I vertici dell’Asur e della Regione Marche hanno espresso il loro parere favorevole all’apertura dell’Impianto di soccorso a Castel Trosino. L’Impianto fornirà agli utenti un’acqua di qualità, comparabile a quella di sorgente. La concessione è di 50 litri/secondo, ma non intendiamo utilizzarli tutti.

Comunque, la situazione rimane di allerta e di ‘Codice rosso’, fino a quando non aumenteranno le portate d’acqua nelle sorgenti. E’ presto per dire se, durante l’estate, sarà nuovamente tolta l’acqua di notte. Non intendiamo allarmare gli utenti, ad oggi sospendiamo le chiusure notturne ai serbatoi idrici, almeno fino alla fine di maggio, poi vedremo quali saranno gli ulteriori sviluppi della crisi idrica e aggiorneremo su eventuali variazioni nella situazione”.

Queste le parole di Cesare Orsini (Dirigente dell’Area amministrativa): “Nove anni fa, l’inizio del mandato da Presidente di Alati è stato difficile, perchè la situazione dell’azienda aveva un piano non bancabile (non c’erano garanzie sufficienti, per poter ricevere prestiti dalle banche) e dovevamo acquisire risorse economiche. Nei primi tre anni, sono state poste le basi per riportare credibilità e sostenibilità economico-finanziaria alla Ciip, che abbiamo raggiunto con l’aiuto delle banche, che hanno effettuato 65 milioni di investimenti. Il nostro piano d’ambito resterà valido fino al 2047.

E’ partita, inoltre, la progettazione per la realizzazione di un depuratore nella Valdaso. Abbiamo, infine, firmato dei contratti di Rete idrica con ‘Tennacola-Unione Idrica Marche’ e ‘Site’; ci sarà anche uno studio dell’Università Politecnica Marche per la gestione e l’essiccamento dei fanghi. I dieci anni del mandato di Alati hanno fatto ottenere un buon rendimento economico all’azienda Ciip”.

L’Ing. Carlo Ianni ha affermato: “Per recuperare la sorgente a Foce di Montemonaco, saranno necessari molti anni. Bisogna creare un ‘mutuo soccorso acquedottistico’, per interconnettere gli acquedotti del Piceno con quelli del Tennacola. Inoltre, ci si deve interconnettere con i bacini idroelettrici”.

Infine, queste sono state le dichiarazioni dell’ingegnere Massimo Tonelli: “La situazione della sorgente di Foce di Montemonaco è fortemente alterata e bisognerà capire le regressioni di quasta profonda alterazione. Stiamo effettuando degli studi, per comprendere meglio la situazione. Per recuperare la sorgente di Foce, c’è un contorno normativo e di deroghe da seguire. Il danno a livello acquifero non è stato affrontato dal ‘Sistema terremoto’, a differenza del danno infrastrutturale. Vogliamo chiamare tutti a darci una mano, compreso il Commissario per la ricotruzione Farabollini”.

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