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La Francia, in particolare da qualche anno a questa parte, si colloca tra le mete preferite dagli Italiani per trovare lavoro. Nonostante la situazione di crisi economica, infatti, il paese in oggetto offre elevate prospettive di crescita professionale: la cultura e l’istruzione personale sono tenute in gran conto, anche più delle precedenti esperienze lavorative. Vivere in Francia significa godere di mezzi pubblici efficienti e di un’amministrazione funzionante, nonché percepire uno stipendio che in molti casi ammonta a minimo 1.500€ al mese. Il salario di partenza stabilito dalla legge, infatti, è di circa 10€ all’ora. Chi lavora in Francia può perfezionare la propria formazione con una grande varietà di corsi e ammirare, nel tempo libero, lo splendido patrimonio artistico e architettonico presente un po’ ovunque.

Se non si ha una vera e propria idea riguardo la zona in cui trasferirsi, l’ideale sono i grandi centri come Bordeaux e Tolosa. A Parigi sarà più difficile trovare un’occupazione professionale, considerata l’elevata concorrenza e il costo della vita molto più alto rispetto a quello di altre città. I luoghi che attirano molti turisti, come Nizza e Marsiglia, sono perfetti per coloro che cercano un lavoro stagionale, in particolare durante l’estate. Del resto, tra le figure più richieste in Francia vi sono gli addetti all’industria alberghiera, i camerieri, i cuochi e gli chef. Altre posizioni ricercate sono gli impiegati nel settore delle vendite, i manager e in generale tutti coloro che hanno alle spalle studi di economia e di comunicazione. Lo stesso vale per infermieri, tecnici di laboratorio e radiologi, il cui stipendio parte di solito da 1.600€ al mese ma cresce con i turni extra. Anche gli ingegneri informatici, ovviamente, sono molto richiesti, persino più che in Italia: in Francia, uno sviluppatore web può arrivare a guadagnare 2.800€ mensili.

Centri per l’impiego e Curriculum Vitae

Un primo passo da compiere per trovare lavoro nel territorio francese è iscriversi a un centro per l’impiego, che prende il nome di Pôle Emploi. Si avrà a disposizione, in questo modo, un supporto per la ricerca di un’occupazione, anche a seconda del profilo professionale. Inoltre, usare internet e i quotidiani per visualizzare gli annunci di lavoro è sempre utile. Uno strumento essenziale da curare è il Curriculum Vitae, che deve essere redatto in francese perché le altre lingue, incluso l’inglese, non sono sempre ben viste. È fondamentale rispettare una serie di criteri, come la chiarezza, la sinteticità e la coerenza. In definitiva, il Curriculum Vitae francese non si distacca molto da quello italiano, a eccezione della maggiore importanza conferita al percorso di studi rispetto a quello professionale. Il diploma dell’Esame di Stato, secondo l’accordo italo-francese del 4 novembre 1949, se originale è tradotto in quattro lingue, francese compreso; se, invece, si vuole presentare un diploma in italiano, esso deve essere affidato a un traduttore accreditato.

L’iter burocratico per trasferirsi in Francia

La procedura da seguire per effettuare un trasferimento in Francia varia a seconda della situazione. I cittadini italiani o, in generale, dell’Unione Europea hanno bisogno solo della carta di identità o del passaporto; dovranno, ovviamente, chiedere la residenza della città dove andranno a vivere. I cittadini extracomunitari, invece, possono recarsi in Francia per massimo tre mesi con il permesso di soggiorno italiano. Se, invece, vogliono restare in territorio francese per un periodo di tempo più lungo, devono verificare se sul permesso di soggiorno è presente una particolare dicitura, “Soggiornante di lungo periodo“. In caso di risposta affermativa bisogna soltanto richiedere un altro permesso di soggiorno presso la Prefettura francese, altrimenti è necessario ottenere il visto al consolato francese in Italia prima di partire. In entrambe le situazioni, comunque, l’iter si completa alla Préfecture de Police, dove per avere il permesso di soggiorno è indispensabile portare con sé alcuni documenti. Tra questi, un contratto di assicurazione sanitaria, un certificato medico conseguito all’Ambasciata francese o all’OMI, un contratto di lavoro e la fotocopia di passaporto e permesso di soggiorno italiano. Gli studenti devono consegnare anche un documento di iscrizione a una scuola oppure a un’università della Francia.

Alcuni fattori da considerare prima del trasferimento

Andare a lavorare in Francia rappresenta certamente una scelta conveniente, come attestano i 30.000 Italiani che, negli ultimi 3 anni, hanno compiuto questo passo. Vi sono, comunque, alcune difficoltà da tenere in conto prima di partire. Innanzitutto è importante conoscere bene la lingua francese, perché raramente si verrà assunti se, oltre all’italiano, si parla solo l’inglese. Nel complesso, il costo medio della vita è più alto rispetto a quello di molti paesi europei, ed è abbastanza elevato il tasso di disoccupazione, anche se non come in Italia. Vi sono, poi, due assicurazioni obbligatorie, ovvero quella sanitaria e quella sugli incendi. A parte questi svantaggi, cercare un impiego in Francia può essere davvero una buona soluzione, dato che nella maggior parte dei casi si verrà valorizzati a livello professionale e si godrà di un ottimo stipendio.

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