Articolo
Testo articolo principale

E arriva per queste Comunali Ascoli, anche la stoccata finale del candidato sindaco Piero Celani, che non le manda di certo a dire né al sindaco uscente Guido Castelli, né a Giorgia Meloni.

Piero Celani su Castelli

A Castelli, Piero Celani contesta il termine “amicizia”, puntualizzando alcune cose. “Non me ne voglia, quindi, che sia pure sulla base di un sentito dire, mi rivolgo ora alla sua persona appellandolo amico Guido. Castelli avrebbe detto che si rammaricava per aver fatto, io, scelte sbagliate, dividendo il centrodestra a favore così del centrosinistra… L’occhiolino al centrosinistra non l’ho mai strizzato a differenza di chi, per assicurarsi la prima elezione, inviò truppe cammellate (di destra) a votare nelle primarie del PD per far sì che venisse eletto un candidato a lui più favorevole scena ripetuta al secondo mandato! E sarei io, invece, a favorire il centrosinistra. L’avrei favorito al punto tale che nelle mie liste non c’è un solo candidato riconducibile alla sinistra a differenza delle liste del suo delfino dove di ex esponenti riconducibili alla sinistra e non solo ve ne sono diversi”.

E ancora, Celani si toglie qualche sassolino dalle scarpe proprio nella volata finale: “dalla mia, però, ho la coerenza. Sono e sono sempre stato un leale sostenitore di Forza Italia e del presidente Berlusconi. Non ho mai strizzato l’occhio a tutti partiti che siedono in Parlamento a seconda dei venti. Non ho mai definito Silvio Berlusconi un “brontosauro” ormai prossimo alla casa di riposo, e le mie scelte sono coerenti. Anche ora che da azzurro sostengo la candidatura del vice presidente nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani a differenza degli altri “azzurri”, come l’”amico Guido”, che lo osteggiano facendo votare un candidato di Fratelli d’Italia… Ma poi, tra un mese io sarò sicuramente ancora in Forza Italia e l’”amico Guido” dove veleggerà?”.

Celani su Giorgia Meloni

La stoccata finale del candidato sindaco di centrodestra Piero Celani non  termina qui e si dirige anche nei confronti di Giorgia Meloni, leader nazionale di Fratelli d’Italia. “Capisco che il segretario di Fratelli d’Italia sostenga il suo candidato ma non venga a dirci che Ascoli è un laboratorio per nuove maggioranze con FdI e Lega insieme e Forza Italia fuori perché stride con quanto sta facendo indipendentemente il suo pupillo mettendo il simbolo di Forza Italia sui suoi manifesti pur non essendo sostenuto dagli azzurri. Suvvia! Se ne faccia una ragione! Ad Ascoli i candidati del centrodestra sono due ed il mio è un raggruppamento di centrodestra moderato, liberale e civico con l’azzurro di Forza Italia nel cuore”.

E ancora: “il laboratorio politico ora lo stiamo facendo noi non certamente lei e il suo candidato sindaco. Lo facciamo noi con ben quattro liste direttamente riconducibili a Forza Italia e che, a titolo di cronaca, fanno votare alle Europee il candidato azzurro: Antonio Tajani a differenza di due liste, dalla sua parte, che rivendicano l’originalità della denominazione Forza Italia ma fanno votare, guarda caso, insieme al sindaco uscente, un candidato di Fratelli d’Italia. Poi c’è chi tiene a cuore gli interessi propri e la carriera agli interessi e alla carriera della città. Ma questo è un problema di sensibilità politica. C’è chi l’ha e chi no”.

Celani su Massimo Tamburri

E infine, ce n’è anche per Massimo Tamburri, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. Sempre su Facebook Piero Celani scrive: “Massimo Tamburri, bontà sua, non perde occasione per attaccarmi. Ne sono lieto perché vuol dire che la corazzata Potemkin del MoVimento 5 Stelle vede in me l’unico ostacolo alla conquista di palazzo Arengo. Devo dire che in questi cinque anni di opposizione (?) Tamburri non mi pare abbia lasciato tracce ed ora che vuol ascendere alla poltrona di sindaco si ammanta di idee e proposte che lanciai ben 16 anni fa. Un esempio? Il piano marketing. La proposta grillina, caro Tamburri, è vecchia di 16 anni. Vedi, correva l’anno 2003, certo eri ancora piccino ma quell’anno il compianto assessore Giuseppe Pati propose al Consiglio il piano di marketing urbano per un centro storico più ospitale e valorizzato”.

E ancora: “aspetto quindi ben altre novità dal MoVimento, sempre che ne abbiate. Qualcosa che non siano i selfie e i post con i quali amministrate alcuni centri. Non si amministra così ma con progetti concreti e non con storytelling per indorare pillole altrimenti amare come ben sanno i romani”.

TAG: , , , ,