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Movimento Cinque Stelle Ascoli Piceno, la sezione ascolana insiste sulla necessità di fare chiarezza sulla vicenda di Ecoinnova, che ha portato alla privatizzazione di una parte dei servizi erogati da Ascoli Servizi Comunali. Il movimento ha esposto interrogazioni fin dal 2015 ma ha monitorato la questione dal 2013, scorgendo stranezze e anomalie.

Movimento Cinque Stelle Ascoli Piceno, Ecoinnova e ASC

“Abbiamo studiato da tempo l’intreccio di rapporti tra il Comune di Ascoli Piceno, Ascoli Servizi Comunali ed Ecoinnova fin dall’uscita del bando di gara per la ricerca del socio privato di Ascoli Servizi Comunali nel 2013” ha dichiarato Massimo Tamburri.

La questione analizzata è quella della cessione del 40% di Ascoli Servizi Comunali a un partner privato, che si occupasse della gestione dei rifiuti e della differenziata, dell’illuminazione cittadina e del verde pubblico. “Noi preferiamo che nei pubblici servizi il privato non entri, e non perché siamo contrari a prescindere, ma qui parliamo di servizi importanti che vanno garantiti e non possono essere interrotti” ha continuato Tamburri.

Ad alcuni attivisti del movimento, tra cui Federico Gabrielli e Feliziano Ballatori, perplessità sono sorte quando non sono riusciti a trovare nel bilancio del Comune alcuni dei dovuti pagamenti da parte di Ecoinnova delle spese per il bando e del canone mensile per la concessione del servizi, che secondo i calcoli da loro effettuati potrebbero aggirarsi intorno ai 3 milioni di euro; indagando, poi, sono emerse difformità del socio rispetto ai requisiti richiesti dal bando (la società sembrerebbe priva di certificazioni obbligatorie, condizione indispensabile per partecipare al bando), fatto che ha portato a chiedersi se ci siano irregolarità operate dell’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno nell’assegnazione. Infine, l’ultima questione: ci si è chiesto perché dopo aver firmato il contratto di concessione del servizio alla Ecoinnova, la stessa abbia affittato il ramo d’azienda della pubblica illuminazione ad una ditta di Pesaro.

I Pentastellati hanno dichiarato, poi, di aver ricevuto numerose sollecitazioni e lamentele da parte dei cittadini sulla qualità dei servizi, specie per quel che riguarda il tema dell’illuminazione pubblica: la sostituzione delle lampadine a gas con i led non ha portato un vero risparmio e ha lasciato la città più buia, poiché non è stato creato un coerente piano illuminotecnico. In più, il tema della mancata costruzione della sesta vasca della discarica Relluce è rimasta in sospeso. Gli esponenti del Movimento hanno intenzione, dopo aver terminato i loro controlli, di fare un’interrogazione che porti alla luce ciò che finora è stato nascosto.

“Viene spontaneamente da domandarsi se la scorsa Amministrazione abbia agito nel bene della cosa pubblica, o una mano politica abbia manovrato gli appalti. La procura dovrebbe indagare” ha continuato Ballatori.

Movimento Cinque Stelle Ascoli Piceno, le richieste alla nuova amministrazione

La richiesta dei Pentastellati è netta: “L’Amministrazione è cambiata, che dia segni di discontinuità e prova reale del nuovo che tanto declama” ha tuonato Ballatori, invitando il nuovo Sindaco, Marco Fioravanti, a cambiare i rappresentanti e l’indirizzo con cui vengono gestite, oltre ad Ascoli Servizi Comunali, altre due società partecipate: Ascoli Reti Gas e il CUP (Consorzio Universitario Piceno), “Società con amministratori tutti nominati da Guido Castelli, che erogano servizi scadenti a costi elevati” ha concluso.

L’invito dei Cinque Stelle è stato allargato anche alla Procura: “Sarebbe bene compiere indagini approfondite, non fermarsi solo al discorso delle polizze assicurative come finora è stato fatto”.

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