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Concorso insegnanti, entro la fine del 2019 è prevista l’uscita di nuovi concorsi per lavorare nelle scuole, due riservati agli insegnanti e uno al personale ATA.

Spinta all’uscita di nuovi bandi la darà il decreto salva precari nato da un’intesa fra sindacati e Miur, dove sono previste diverse selezioni indirizzate a coloro che vogliono lavorare nella scuola.

La maggior parte dei bandi in uscita sarà rivolta a coloro che vantano già esperienza in ambito scolastico.

Concorso insegnanti, le due opportunità

Per il prossimo novembre dovrebbero uscire due dei concorsi più attesi per coloro che aspirano ad ottenere una cattedra di ruolo come insegnante: nel decreto salva precari è previsto, infatti, che il concorso ordinario e quello straordinario (riservato a chi ha maturato almeno tre anni di servizio come supplente) saranno banditi insieme. Mentre il concorso straordinario, essendo più breve, permetterà di stilare delle graduatorie già entro l’anno scolastico 2020/21, per quello ordinario le procedure sono più lunghe e complesse, e gli inserimenti partiranno nell’anno successivo.

I due concorsi porteranno alla stabilizzazione di circa 50 mila insegnanti nella scuola secondaria: 26 mila per la selezione aperta a tutti i laureati, 24 mila per quella dei precari che avranno maturato almeno 3 anni di servizio (negli ultimi 8) come supplenti nelle scuole pubbliche.

I laureati, per partecipare, devono vere una laurea utile per l’iscrizione ad una classe di concorso ed aver maturato i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche (requisito non richiesto ai partecipanti al concorso straordinario). Questo concorso prevede, poi, una novità importante: chi risulterà idoneo alla prova scritta ma con un punteggio troppo basso per essere anche vincitore, potrà comunque abilitarsi all’insegnamento.

Il cambio di Governo, inoltre, ha portato ad uno slittamento della data di uscita del concorso ordinario (quindi non legato a nessun requisito di servizio) per lavorare come insegnanti nella scuola primaria e dell’infanzia, che risulta essere imminente, e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale entro la fine dell’anno. Complessivamente, compresi i posti da insegnante di sostegno, sono a disposizione circa 17 mila posti; potranno concorrere coloro che hanno una laurea in Scienze della Formazione Primaria e i diplomati magistrali entro il 2001/02. I 24 cfu non sono richiesti, ma per il sostegno bisogna aver conseguito la specializzazione.

Concorso scuola, il bando per DSGA

Imminente l’uscita anche di un concorso per direttore dei servizi generali e amministrativi, figura apicale del personale ATA.

In realtà, una selezione per DSGA è già attiva, e porterà al reclutamento di circa 2000 direttori; tuttavia, presto il Miur ne bandirà un altro, riservato a coloro che hanno già ricoperto quel ruolo, seppur senza riconoscimento ufficiale, ovvero tutti gli assistenti amministrativi che per mobilità interna hanno ricoperto il ruolo di DSGA e che adesso con i nuovi ingressi rischiano di dover lasciare la loro posizione. L’opportunità concessa, quindi, è quella di stabilizzare il loro ruolo, qualora abbiano ricoperto questo ruolo per almeno 3 anni (negli ultimi 8).

Questo concorso – che dovrebbe essere in uscita nel 2020 – porterà ad una graduatoria che verrà utilizzata in subordine a quelle del concorso ordinario.

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