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Farmaci equivalenti, è stato firmato presso la sede regionale il Protocollo di intesa tra Cittadinanzattiva e Regione Marche che dà il via alla  terza edizione di IO Equivalgo, campagna di informazione nazionale sui farmaci equivalenti.

La campagna, promossa da Cittadinanzattiva, mira ad accrescere la conoscenza dei farmaci equivalenti, informare e fornire opportunità di scelta consapevole a vantaggio della sostenibilità economica delle famiglie, promuovere la trasparenza sulle politiche dei prezzi e ridurre gli sprechi da mancata aderenza terapeutica dovuta spesso ad un’interruzione delle cure per difficoltà economiche.

Farmaci equivalenti, la campagna IO equivalgo

Il protocollo, siglato da Loretta Bravi, assessore al lavoro, istruzione e sostegno alla famiglia, delegata dal Presidente, e da Monia Mancini, segretaria regionale di Cittadinanzattiva Marche, consolida inoltre una fattiva collaborazione e condivisione delle azioni per rafforzare la strategia regionale delle politiche sanitarie con attenzione particolare alle politiche del farmaco. L’impegno congiunto delle parti è quello di realizzare la campagna IO Equivalgo mediante percorsi di informazione mirata e capillare, utile e corretta per scelte oculate.

Il progetto è patrocinato dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), con il contributo non condizionato di Assogenerici e partner tecnico Farmadati Italia.

“Equivalenza non è solo risparmio ma pari qualità: occorre una comunicazione oggettiva, rigorosa e sicura, un’informazione capace di orientare i cittadini verso la conoscenza del farmaco equivalente riducendo la dispersione di tempo e risorse e garantendo un accurato messaggio basato su evidenze scientifiche. Incrementare l’utilizzo di farmaci equivalenti consente poi alla Regione di ottenere un risparmio per il servizio sanitario regionale liberando risorse economiche che possono essere destinate all’utilizzo di farmaci innovativi e a servizi sanitari qualificati”,  ha dichiarato l’assessore Bravi.

“Con questo Protocollo d’intesa, la Regione Marche si impegna a sensibilizzare, con propri canali, i cittadini all’uso dei farmaci equivalenti. Abbiamo rilevato un impegno istituzionale significativo nelle Regioni ove la campagna è stata attivata e auspichiamo la medesima responsabilità dalla Regione Marche. Il farmaco di marca non è migliore dell’equivalente; la differenza è che costano meno perché il brevetto, per produrre quella molecola, è scaduto. La campagna non vuole convincere ma informare scientificamente su un’opportunità di scelta consapevole”, ha dichiarato Anna Rita Cosso, Vice Presidente di Cittadinanzattiva.

Farmaci equivalenti, i dati sulla spesa

Negli ultimi venti anni, i farmaci equivalenti hanno gradualmente visto aumentare le loro prescrizioni da parte dei medici e l’utilizzo da parte dei pazienti ma, da diverse analisi, l’Italia è uno degli ultimi Paesi in Europa nell’impiego degli stessi. Il rapporto dell’Osservatorio dei medicinali (istituito presso l’Aifa) evidenzia come in Inghilterra e in Germania la percentuale d’utilizzo dei medicinali equivalenti sia superiore al 60%. In Italia la percentuale è inferiore e gli equivalenti rappresentano il 27,7% dei consumi.

Anche all’interno del territorio nazionale coesistono delle disparità: dai dati dell’Osservatorio civico sul federalismo sanitario, presentato nelle scorse settimane da Cittadinanzattiva, emerge un generale incremento della spesa in tutte le Regioni. Le Marche si collocano nella media nazionale per spesa sostenuta dai cittadini per i farmaci equivalenti (fonte Aifa rapporto OsMed 2018), e sono l’unica regione a non aver introdotto un ticket regionale (ad esclusione del Friuli Venezia Giulia e la Sardegna che sono a statuto speciale).

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