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Sisma Bonus, si tratta di una misura che permette di ottenere un rimborso in seguito alla realizzazione di interventi edilizi antisismici su edifici esistenti, tramite un rimborso IRPEF che va dal 50% all’85%, fino alla spesa massima di 96 mila euro.

L’agevolazione è dedicata solo ai comuni a rischio sismico, che rientrano nelle classi di rischio 1 (zone maggiormente esposte a pericolo terremoto), 2 (zone in cui l’eventualità di potenti terremoti è alta) e 3 (zone in cui il rischio sismico non è da escludere).

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Sisma bonus, come funziona

Sul fronte della burocrazia, dello snellimento delle pratiche e sugli incentivi al ritorno sui territori, la Cna di Ascoli confida sul nuovo Bonus sisma, appena varato con decreto dal Governo: “strumenti come l’autocertificazione per le pratiche burocratiche e la possibilità di avere un credito d’imposta fino all’85% della spesa fatta per adeguamenti sismici ed energetici, speriamo facciano la differenza, in un territorio che ha ancora moltissime ferite e per le imprese locali del settore costruzioni che da anni sono ferme al palo”, ha commentato Emidio Bernardini, portavoce del settore Costruzioni della Cna ascolana.

Il Sisma bonus permette di ottenere un rimborso sulle spese per chi, in un immobile di proprietà, ha intenzione di effettuare lavori per la messa a punto di misure antisismiche; la detrazione consiste in un rimborso IRPEF che va dal 50% all’85% a seconda dei casi, fino a una spesa massima di 96 mila euro. L’Agenzia delle Entrate rimborsa quanto dovuto in 5 rate annue

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che si può anche cedere il credito derivante dalla detrazione, e può farlo sia un consumatore sia un titolare di ditta individuale o una società. Il credito è cedibile all’impresa che ha compiuto i lavori, a una banca o ad altri soggetti privati connessi ai lavori che hanno generato la detrazione.

Sisma bonus, chi può usufruirne 

Si ha diritto al bonus se si effettuano lavori di implementazione con misure antisismiche su immobili situati in zona sismica 1 e 2 (alta pericolosità) e 3 (minor rischio sismico). Il rimborso vale sia per gli immobili ad uso abitativo sia ad uso commerciale, come anche per i cosiddetti beni strumentali (capannoni, uffici, aziende, etc), in quanto l’agevolazione spetta ai soggetti tenuti a pagare IRPEF o IRES.

Si può accedere al bonus anche in caso di abbattimento e successiva ricostruzione di un immobile, purché ricostruito con la medesima volumetria dell’edificio precedente; tuttavia, a patto che si tratti di un lavoro di conservazione del patrimonio edilizio, si ha diritto al rimborso anche in caso di ricostruzione con sagoma diversa o tenue dislocamento in confronto al sedime originario.

Le nuove costruzioni non possono usufruire del Sisma bonus, neanche se l’impresa costruisce gli edifici con il massimo delle misure antisismiche.

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