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Tirreno-Adriatico 2020, è stata presentata a San Benedetto la 55° edizione della corsa su due ruote in programma dall’11 al 17 marzo 2020, organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport. Nelle Marche passerà a Sassotetto, Pievetorina, Castelfidardo, Loreto, Senigallia e, infine, San Benedetto.

Le novità dell’edizione 2020 sono l’arrivo in salita e l’eliminazione delle cronosquadre: i corridori dovranno affrontare la salita a Sassotetto, la cronometro finale a San Benedetto del Tronto oltre a tre tappe adatte ai velocisti e due mosse adatte ai finisseur. 

Il Presidente della Regione Ceriscioli ha accolto l’iniziativa con entusiasmo: “Sarà un anno speciale il 2020, l’anno della top destination decretata da Lonely Planet, l’anno del Giubileo di Loreto  – e non credo sia un caso la scelta della tappa- e poi i Cinquecento anni di Raffaello. Sappiamo quindi che possiamo contare anche sullo straordinario ritorno di immagine che questa gara porta da sempre con sé in tutto il mondo. Grazie, le Marche sono con voi”.

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Tirreno-Adriatico 2020, le tappe

Vincenzo Nibali, due volte vincitore della Corsa dei Due Mari (nel 2012 e nel 2013) ha annunciato che sarà presente al via dell’edizione 2020.

La tappa di apertura (con partenza e arrivo a Lido di Camaiore) sarà in linea e non una cronometro a squadre come negli ultimi anni. Il percorso prevede altre due tappe per velocisti, due per finisseur e la classica cronometro finale a San Benedetto del Tronto. Sarà riproposto l’arrivo in salita che sarà ai 1.362 m di Sassotetto.

Il percorso si articolerà in 7 tappe:

  • La tappa n° 1, di 134 km, è suddivisa in due parti in circuito (partenza Lido di Camaiore – arrivo Lido di Camaiore). Nei primi 90 km circa si percorre 3 volte il circuito del Monte Pitoro (salita dal versante Massarosa) di circa 26 km scendendo su Camaiore. Dopo il terzo passaggio si iniziano due giri quasi completi di un grande circuito di circa 19 km tra Pietrasanta e Lido di Camaiore completamente pianeggiante. 
  • La tappa n° 2, di 198 km, parte da Camaiore e arriva a Follonica. Il percorso è mosso e articolato specie nella seconda parte; da Camaiore, attraverso Montemagno, si raggiunge prima Pisa e poi il Livornese per abbandonare la parte completamente pianeggiante in prossimità di Castagneto Carducci, dopo aver superato Cecina. Si affronta quindi la salita di Sassetta e terminata la discesa si entra nel circuito finale di 20 km.
  • La tappa n° 3, di 233 km, è molto lunga e ondulata. Si parte da Follonica e si arriva a Sacrofano: viene attraversato il Grossetano per poi scalare il GPM di Scansano e l’alto Viterbese, costeggiando i laghi di Bolsena e Vico. Si percorre, quindi, la salita di Poggio Nibbio dal versante di San Martino in Cimino e, successivamente, un lungo tratto a scendere che termina con la breve risalita all’arrivo di Sacrofano. Ultimi chilometri per la prima parte in discesa e quindi sempre a salire fino all’arrivo con pendenze attorno al 6/7%.
  • La tappa n°4, di 204 km, è molto impegnativa, con 6 salite di cui 4 classificate GPM. Parte da Terni e arriva a Sassotetto. In partenza si supera il passo della Somma per scendere su Spoleto e dopo Campello sul Clitunno scalare la salita di Pettino (15 km con pendenze attorno al 6/7%). Segue un tratto misto dove si superano il Valico del Soglio, Cerreto di Spoleto e Norcia per affrontare il GPM di Forca di Ancarano ed entrare nei Sibillini. Dopo Visso si sale al Santuario di Macereto preceduto dallo scollinamento di Santa Margherita. Raggiunta Polverina si percorrono strade ondulate e mosse altimetricamente per arrivare a Sarnano e affrontare la salita finale di Sassotetto:  si tratta di una salita dalla pendenza abbastanza costate tra il 6 e il 7% con alcuni picchi oltre il 10% e costituita da lunghi rettilinei intervallati da tornanti. La pendenza si addolcisce a ridosso dell’arrivo.
  • La tappa n° 5, di 181 km, è la tappa dei Muri. Si parte da Pieve Torina e si arriva a Loreto. Passando da Camerino e raggiunta la valle del fiume Potenza si affrontano le salite Montefano e Osimo prima di entrare nel circuito finale di 25 km che prevede di affrontare le due salite di Loreto e Recanati. Gli ultimi chilometri sono tutti in salita con pendenze attorno al 10%.
  • La tappa n° 6, di 178 km, è ondulata nella prima parte e in seguito pianeggiante, non particolarmente impegnativa. Si parte da Castelfidardo e si arriva a Senigallia. Da Numana, attraverso Ancona (parte esterna), Offagna, Jesi e Ostra si svolge un percorso di avvicinamento a Senigallia dove si percorreranno 4 giri di un circuito di circa 16 km. Circuito finale completamente pianeggiante si svolge tra strade cittadine ampie e ben pavimentate e la campagna limitrofa. Ultimi 3 km interamente cittadini con ultima curva ai 1000 m.
  • La tappa n° 7 è un cronometro individuale di circa 10 km, sul percorso che è il medesimo del 2015.  La pedana di partenza è posta in viale Tamerici (Riva sud) da dove si procede verso Porto d’Ascoli lungo il mare. Da Piazza Salvo d’Acquisto (cronometraggio intermedio – km 4.7) si prosegue ancora circa 750 m prima di risalire fino a San Benedetto del Tronto dove la corsa termina sul traguardo tradizionale di viale Buozzi. Gli ultimi 2.5 km sono praticamente rettilinei.

Tirreno-Adriatico 2020, la dichiarazione di Ceriscioli

Alla luce dei progetti di investimento sul sistema delle ciclovie come incentivo per un turismo lento e un modo di spostarsi sostenibile, Ceriscioli ha dichiarato: “Abbiamo scelto come Regione di promuovere le Marche anche attraverso questa competizione non solo per il legame storico – rappresentato da San Benedetto, da Michele Scarponi e ora da Vincenzo Nibali, ultimo vincitore italiano della gara –  ma anche perché vogliamo puntare sulle due ruote come elemento di narrazione del nostro territorio”.

Le Marche, in effetti, sono la regione capofila della Ciclovia Adriatica: “abbiamo previsto un piano di ciclovie regionali che collegherà tutte le parti del territorio con la Ciclovia Adriatica, come un grande pettine di connessioni. E poi il progetto Marche Outdoor con circuiti disegnati che ci permetteranno di rafforzare il cluster bike. Ci stiamo impegnando tantissimo anche sulla comunicazione: è già iniziata una bella campagna di comunicazione grazie a Vincenzo Nibali, testimonial  della nostra regione. E lo facciamo credendo fortemente al valore della bicicletta anche con uno sguardo ai giovani che oggi ci chiedono un ambiente sano, un futuro sostenibile”.

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