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Carnevale Ascoli 2020: c’era molta gente, nel Centro Storico di Ascoli Piceno, per la prima delle due giornate dedicate al Carnevale ascolano, complice il clima mite. Le vie e piazze principali della città sono state, pacificamente, prese d’assalto dagli ascolani e dai numerosi turisti e visitatori. Migliaia di persone (in maschera e non) hanno assistito a gag, battute e sketch basati sull’attualità locale e nazionale, ma anche sui detti popolari ascolani. Insomma, si può certamente dire: “La città ne ha viste di tutti i colori”.

Il bel tempo meteorologico e il clima temperato, quindi, hanno favorito un notevole afflusso di gente e, in alcuni snodi del Centro, si sono creati intasamenti e strettoie.

Sono stati molti, i gruppi mascherati e le maschere singole, che hanno dato spettacolo tra le Cento Torri, per un concentrato di risate, ironia, allegria e spensieratezza.

Carnevale Ascoli 2020, i gruppi più divertenti

Tra i gruppi e le maschere, che hanno maggiormente divertito il pubblico, si può menzionare un “veterano” del Carnevale, Camillo Di Lorenzo, mascherato da pesce rosso, con in mano uno spruzzatore: si lamentava per la mancanza d’acqua nelle fontane di Ascoli, dicendo in dialetto “Me siente come nu pesce fuor d’acqua. Me sa che ce la deve spruzzà l’acqua, nelle fentane”.

Un’altra “colonna” del Carnevale ascolano, Marco Regnicoli detto “Micio”, ha scelto una trovata esilarante, pensando di non mascherarsi, o meglio…di mascherarsi dal suo soprannome: Regnicoli, infatti, vestiva i panni di un gatto (animale che viene chiamato anche “micio”). “Quist’anne nne me maschere” diceva ai passanti, divertiti per la scenetta.

Un gruppo “extralarge”, invece, ha lanciato la proposta di mandare in pensione tutte le persone che superano i 100 chili di peso (“Quota 100 chili”). Erano presenti delle persone sovrappeso, che si sottoponevano alla “prova della bilancia”, per poter raggiungere il traguardo pensionistico.

Enzo Impiccini si è presentato in versione “influencer”, leggendo un incomprensibile elenco di termini inglesi, relativi al mondo del marketing e del business.

Molto apprezzata, tra le macchiette, è stata la storica maschera ascolana “Lu Sfrigne”, interpretato da Federico Biondi, che ha brandito un ombrello, al quale erano appesi dei pesci di plastica, adattandosi ai tempi moderni (perchè “Nne ce sta più li sardine de ‘na vodda”).

Vincenzo Mari, un altro dei “veterani” del Carnevale, ha impersonato un individuo dal “braccino corto” e poco propenso a spendere soldi; inizialmente, voleva offrire un bicchiere di vino ai suoi amici, poi loro hanno insistito per pagare e lui ha accettato, risparmiando parecchio denaro e bevendo molto (visto il volto particolarmente rubicondo).

L’assessore comunale Nico Stallone si è travestito da vigile urbano, fischiando con veemenza e regolando il grande “traffico” di gente, che era venuta ad Ascoli per vedere il Carnevale.

Divertente, poi, nel Chiostro di San Francesco, una postazione fissa, in cui vari personaggi volevano confessarsi (tra cui un finto sindaco di Ascoli, il Presidente americano Trump e il principe Harry): dentro un confessionale, chiedevano perdono ad un frate per i peccati commessi.

Infine, un altro gruppo mascherato ha avanzato una proposta, per la guida del Comune di Ascoli: si potrebbe investire su una persona molto giovane, puntando su un sindaco-bambino di pochi mesi.

Molto divertimento, dunque, durante il Carnevale di Ascoli 2020, che replicherà lo spettacolo nel pomeriggio di Martedì Grasso, ovvero il prossimo 25 febbraio, per la chiusura delle manifestazioni carnevalesche ascolane.

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