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Smart working e didattica a distanza, ormai abbiamo imparato a conoscere queste pratiche a causa dell’emergenza sanitaria.

Tuttavia, mentre per molti sta diventando e diventerà la norma, l’Istat, tramite un sondaggio, ha messo in risalto una criticità: non tutti i lavoratori e gli studenti hanno accesso al computer e a una buona connessione internet, tanto che si stima che nel Mezzogiorno 4 famiglie su 10 non possiedono i dispositivi idonei.

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Smart working e didattica a distanza, chi sono i più svantaggiati

Studio e distanza e lavoro agile sono condizionati al possedimento di un pc e di una connessione internet. 

L’Istat ha fatto notare l’esistenza di un forte divario tra Nord e Sud, dove il 41,6% delle famiglie non possiede un computer nella propria abitazione e solo il 14,1% ne ha a disposizione uno ciascun componente del nucleo familiare. I dati più critici sono stati raccolti in Calabria, Sicilia, Puglia e Molise. Prevedibilmente, le condizioni del Centro e ancor più del Nord della penisola sono migliori: in Lombardia, Trentino Alto Adige e nelle province autonome di Trento e Bolzano oltre il 70% delle famiglie possiede un computer.

Condizioni di disagio non solo materiale ma anche sociale e psicologico, specie per gli studenti più piccoli, che si trovano a sentirsi svantaggiati rispetto ai loro compagni; in più, molti, possiedono un pc al quale l’accesso è familiare, magari posizionato in un luogo della casa non idoneo e non atto al raccoglimento e alla concentrazione che servono a lavoratori e studenti.

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