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Curva Sud Del Duca: oggi, 11 maggio 2020, sono iniziati ufficialmente i lavori di demolizione di quel settore dello stadio ascolano, che per oltre un quarto di secolo è stato il tempio del tifo bianconero. A tal proposito, ecco le emozioni e le sensazioni più belle che il popolo piceno ha vissuto su quegli indimenticabili e storici gradoni. 

Curva Sud Del Duca: ecco le emozioni bianconere

“Troppi momenti belli, troppi ricordi tra salvezze e promozioni, contestazioni, amicizie, ma Ascoli Cagliari è una pietra miliare del calcio ascolano – spiega Armando Palermi -. Essere stato presente quel giorno è stato per me un onore e un ricordo indelebile”. 

“Era la stagione 76/77, si giocava Ascoli-Milan – dichiara Massimo Bugiardini – Avevo 7 anni ed era la prima volta che andavo con mio padre in quella magica curva, carica di colori e di emozioni di un intero popolo festante”.

“Il ricordo più bello fa riferimento alla Serie A con le grandi squadre che arrivavano al Del Duca come Milan, Inter, Juventus e tante altre – afferma Enzo Rozzi -. Come non citare inoltre, i mitici derby. Ho fatto parte del Settembre Bianconero, eravamo gli eroi in tutti gli stadi d’Italia. Su quei gradoni della Curva c’è la storia del calcio. Oggi sono andato fuori dallo stadio e mi sono commosso”.

“Credo che l’abbraccio con mio padre al termine di Ascoli-Cagliari nel 1983, match conclusosi 2-0 e che ci regalò una storica salvezza, sia, senza ombra di dubbio il momento più bello che ho vissuto in Curva Sud – dice Valeriano Cinelli -. Ero un bambino e avevo la sensazione che al Del Duca non sarebbe mai arrivata una sconfitta”. 

“Ho cominciato a seguire l’Ascoli nel campionato 1977/1978 con mio padre -commenta Maria Grazia Morganti -. Ma le emozioni più belle che ricordo della curva sud le ho vissute con mio figlio che a 6 anni ha cominciato a seguirmi allo stadio. Tra tante ne ricordo soprattutto tre: la partita con il Cagliari, primo in classifica, con doppietta di Cacia; il derby Ascoli- Ancona vinto 2 a 1 con goal di Grassi e Perez;  la vittoria per 3 a 1 contro il Pescara. In curva ho conosciuto, insieme a mio figlio Bepi, amici e persone straordinarie come la mitica Ida, Toti Piccinini, Gatto e tutta la compagnia insieme alla quale ho salutato la curva sabato scorso. Purtroppo è un grande dolore. Non so il progetto di ricostruzione quale sarà. Speriamo uguale o simile a quello attuale. Per me la curva deve essere ‘tonda’ “.
 
” Oggi con l’inizio dei lavori di demolizione, sono tanti i ricordi che si accavallano nella mente, dalla gioia per le innumerevoli vittorie, anche contro le più blasonate della serie A, alle stupende promozioni, come la cavalcata dalla C alla A in soli quattro anni, l’anno dei record di Mimmo Renna e la promozione nell’anno dei Diabolici – argomenta Edoardo Pizi -. Però, voglio ricordare due momenti da tifoso di Curva Sud, che ho sempre fissi nel cuore e nella mente. Il primo fu il quindici maggio 1983 si giocava Ascoli-Cagliari e sanciva la salvezza di una delle due squadre in serie A, fini 2-0 per noi con  goal di Greco e di Nicolini, uno dei goal più belli che ricordo, un pallonetto che ancora oggi mi fa venire la pelle d’oca. Curva Sud piena all’inverosimile, lo stadio contava oltre quarantamila presenze, prima della partita il Presidentissimo Costantino Rozzi fece tutto il giro di campo di corsa. 
 
Il secondo -prosegue Pizi – era l’undici giugno 1989, giorno in cui è nato mio figlio. Ero in ospedale accanto a mia moglie non appena ho capito che sia lei che mio figlio stavano bene, via di corsa allo stadio in Curva Sud, si giocava Ascoli – Napoli, finì 2-0 con i goal di Boro Cvetković e di Giordano, tornai in ospedale con l’adrenalina a mille. La Curva Sud è Casa Nostra è la Casa del Tifoso Ascolano, è stata sempre il dodicesimo uomo in campo, vederla oggi così ferita è per noi tutti un grosso dolore, speriamo che questa fase di demolizione venga seguita immediatamente dalla ricostruzione e che nessuno giochi con i sentimenti della gente. 
 
Oltre ai momenti belli ci sono stati anche quelli meno belli come le retrocessioni, ma anche in questo caso la tifoseria bianconera ha fatto scuola, dimostrandosi una delle più attaccate alla maglia. Tutti oggi e per sempre ricorderemo Costantino Rozzi – conclude Pizi – per aver costruito e fatto Grande il Nostro Ascoli Calcio, domani non vogliamo ricordare nessuno per aver solo distrutto ….. la Curva Sud. Forza Ascoli Calcio Sempre”.

Foto presa dal sito ottopagine.it

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