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Regionali Marche 2020: tre associazioni marchigiane di studenti universitari si sono unite e hanno elaborato un manifesto programmatico, da sottoporre ai candidati in corsa per il ruolo di Governatore della Regione Marche. Il loro obiettivo è ben definito: sollecitare la politica a risolvere i problemi che affliggono il mondo studentesco, oltre ad aprire un confronto con chi guiderà la Regione Marche.

Regionali Marche 2020: l’appello delle associazioni studentesche ai candidati Governatori

Le associazioni studentesche “Rete degli Studenti Medi Marche”, “Gulliver – Sinistra Universitaria di Ancona”e “Officina Universitaria di Macerata” hanno stilato un documento, nel quale chiedono che gli studenti universitari vengano messi al centro dell’agenda politica. L’obiettivo è quello di garantire il libero accesso al diritto allo studio, per qualsiasi livello di istruzione, indipendentemente dalla condizione economica degli studenti.

Nel documento degli studenti, inoltre, vengono evidenziate le criticità che caratterizzano il mondo dell’istruzione e dell’università nelle Marche, insieme alle soluzioni che andrebbero adottate per risolvere i problemi. Il costo dell’istruzione, spesso eccessivo e poco abbordabile per le famiglie prive di mezzi, i trasporti, l’accesso al materiale didattico, l’accesso alla cultura, l’edilizia scolastica e universitaria da rivedere, la mancanza di agevolazioni, sono spesso delle gravi difficoltà, che portano gli studenti a scegliere altre Regioni per la loro formazione. Tra le soluzioni offerte nel “manifesto” degli studenti, ci sono anche la necessità di puntare sull’orientamento universitario (attraverso l’investimento di risorse), e l’assistenza sanitaria agli studenti fuori sede.

“Le Marche – affermano le associazioni studentesche – rischiano di perdere attrattività nei confronti degli studenti; questo fatto provocherebbe la progressiva diminuzione del numero di quest’ultimi all’interno degli atenei Marchigiani e, di conseguenza, una dispersione dei futuri specialisti nel mondo del lavoro. Il welfare studentesco, sia scolastico che universitario, va rivalutato e posto ai primi posti nell’agenda politica del prossimo governo della Regione, il quale dovrà avere il coraggio di attuare un’inversione di marcia, rispetto alle politiche intraprese dalla vecchia governance nei confronti di questo settore».

“In questo momento – concludono gli universitari – è fondamentale per creare un dialogo e comprendere da subito le mancanze che si sono venute a creare; in modo che, a seguito delle elezioni, ci si possa subito adoperare, al fine di migliorare la situazione, per dimostrare l’importanza dell’istruzione e di tutto ciò che è ad essa connessa”.

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