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Il marchigiano Padre Raniero Cantalamessa, frate cappuccino, teologo e Predicatore della Casa Pontificia, sarà nominato Cardinale il prossimo 28 novembre. Lo ha annunciato Papa Francesco, nel corso dell’Angelus odierno. Infatti, il Pontefice ha affermato che, nel prossimo Concistoro, saranno creati 13 nuovi Cardinali.

“Preghiamo per i nuovi Cardinali, – ha dichiarato Papa Francesco – affinché, confermando la loro adesione a Cristo, mi aiutino nel mio Ministero di Vescovo di Roma, per il bene di tutto il santo popolo fedele di Dio”.

L’annuncio di Papa Francesco: Padre Raniero Cantalamessa sarà nominato Cardinale

Padre Raniero Cantalamessa è nato a Colli del Tronto (Ascoli Piceno) il 22 luglio 1934. E’ un presbitero, teologo e accademico italiano, appartenente all’Ordine dei Frati minori cappuccini. Dal 1980, è Predicatore della Casa Pontificia.

Nel 1946, terminata da poco la Seconda guerra mondiale, è entrato in seminario presso i Frati minori cappuccini. Alcuni suoi conoscenti scommettevano che egli, essendo un ragazzino vivace, ne sarebbe uscito pochi mesi dopo. Invece, Raniero Cantalamessa ebbe lì, giovanissimo, la propria vocazione religiosa, da lui così descritta: “A tredici anni, ho sentito la chiamata del Signore, con una chiarezza tale, che non ho mai potuto dubitare nel resto della mia vita; è una grazia straordinaria”. Da allora, la sua vita è stata piena “di serenità, di pace e di gioia, grazie ad un rapporto personale, da amico, continuo, così semplice e familiare con Gesù”.

Nel 1958, è stato ordinato sacerdote nella Basilica di Loreto, dove iniziò il proprio Ministero presbiterale. Lasciando i familiari (padre, madre e sorella), Padre Cantalamessa si trovò, così, a far parte di una famiglia più grande.

Si è laureato in Teologia all’Università di Friburgo (in Svizzera) e, nel 1969, ha conseguito la Laurea in Lettere Classiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. L’interesse per le Lettere Classiche era dovuto alla volontà di imparare il greco e il latino, per lo studio del Nuovo Testamento e dei Padri della Chiesa. Per la sua formazione teologica e culturale, si sono rivelati importanti anche gli scrittori, i pensatori e i poeti moderni.

In seguito, è diventato assistente del Professor Giuseppe Lazzati e, dopo aver vinto un concorso, fu il suo successore come docente ordinario di Storia delle origini cristiane, alla Facoltà di Lettere dell’Università Cattolica di Milano; inoltre, divenne Direttore del Dipartimento di Scienze Religiose. Dal 1975 al 1981, è stato membro della Commissione Teologica Internazionale.

Nel 1979, Padre Cantalamessa ha abbandonato l’insegnamento universitario, per dedicarsi completamente al Ministero della Parola: ebbe, come lui l’ha definita, una “seconda chiamata”; dai primi mesi del 1980, diventò, su nomina di Papa Giovanni Paolo II, il Predicatore della Casa Pontificia, col compito di dettare, ogni venerdì (nel periodo di Avvento, in Quaresima e al Venerdì Santo), una meditazione in presenza del Papa e della Curia romana.

Nell’aprile del 2005, in occasione del Conclave, che porterà alla elezione di Papa Benedetto XVI, è stato uno dei due Predicatori che ha rivolto una esortazione, di fronte ai Cardinali riuniti. Col nuovo Papa Ratzinger, Cantalamessa ha continuato a svolgere, ogni settimana, la funzione di Predicatore della Casa Pontificia, impegnandosi anche all’estero, per l’organizzazione di esercizi e ritiri. Nel gennaio 2010, ha parlato nelle Filippine, per una intera settimana, a una platea composta da 4000 sacerdoti e 100 vescovi.

Dal 1982, seguendo l’esempio di Padre Mariano, Cantalamessa ha iniziato a comparire in televisione sul primo canale Rai (l’attuale Rai1) proponendo il commento del Vangelo domenicale. Dal 1995 al 2009 (con due interruzioni di un anno) ha condotto la rubrica “Le ragioni della Speranza”, all’interno del programma di cultura religiosa “A sua immagine”, dando così vita a quella che è stata definita “la più grande parrocchia d’Italia”, formata da milioni di suoi affezionati telespettatori (anche al di fuori dell’Italia). Molti ricorderanno il suo sorridente saluto francescano “Pace e bene”.

Dal luglio 2013, dopo l’elezione di Jorge Mario Bergoglio al soglio pontificio, Padre Raniero ha continuato a svolgere l’incarico di Predicatore della Casa Pontificia, anche con Papa Francesco.

Attualmente, Padre Raniero Cantalamessa celebra la Santa Messa (quella della domenica è aperta a tutti) in un ex-convento dei Cappuccini (ora sede di una piccola comunità di monache claustrali) a Cittaducale, in provincia di Rieti. In quest’eremo, si ritira abitualmente in preghiera. Ha affermato di sentirsi sempre più incline ad una vita contemplativa, come se stesse vivendo una nuova svolta della propria esistenza. La sua nomina a Cardinale, all’età di 86 anni, è il giusto riconoscimento per il suo carisma evangelico, la sua umiltà e la sua umanità.

Concistoro: chi sono i nuovi 13 Cardinali che saranno nominati il 28 novembre

Questo l’elenco completo dei 13 nuovi Cardinali, che saranno nominati sabato 28 novembre 2020 (5 italiani e 8 stranieri):

  • Saranno presenti 9 nuovi Cardinali elettori (con meno di 80 anni):

Mons. Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi;

Mons. Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi;

Mons. Antoine Kambanda, Arcivescovo di Kigali, in Rwanda;

Mons. Wilton Gregory, Arcivescovo di Washington;

Mons. José Advincula, Arcivescovo di Capiz, nelle Filippine;

Mons. Celestino Aós Braco, Arcivescovo di Santiago del Cile;

Mons. Cornelius Sim, Vescovo titolare di Puzia di Numidia e Vicario Apostolico di Brunei, Kuala Lumpur;

Mons. Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino;

Padre Mauro Gambetti, francescano conventuale, Custode del Sacro Convento di Assisi.

  • Insieme ad essi, si uniranno ai membri del Collegio Cardinalizio anche 4 Cardinali non elettori (con più di 80 anni):

Mons. Felipe Arizmendi Esquivel, Vescovo emerito di San Cristóbal de las Casas, in Messico;

Mons. Silvano M. Tomasi, Arcivescovo titolare di Asolo, Nunzio Apostolico;

Padre Raniero Cantalamessa, cappuccino, Predicatore della Casa Pontificia;

Mons. Enrico Feroci, parroco a Santa Maria del Divino Amore a Castel di Leva.

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