Articolo
Testo articolo principale

I Monti Gemelli ascolani comprendono la Montagna dei Fiori, la cui cima è il Monte Girella con i suoi 1.814 metri, e la Montagna di Campli, la cui vetta è il Monte Foltrone, che misura 1.718 metri. I due complessi sono separati dalle Gole del Salinello e si trovano in un punto dal quale si può godere di uno splendido panorama, che spazia dal Conero fino alla Majella, passando per il Gran Sasso, i Monti della Laga e gran parte della catena dei Monti Sibillini.

 

Visuale Montagna dei Fiori

 

La particolarità della Montagna dei Fiori: le caciare

La Montagna dei Fiori ha una particolarità nel suo territorio: facendo parte del complesso viario legato alla transumanza, vi si trovano numerose “caciare“, capanne in pietra autoctona realizzate a secco seguendo lo schema della capanna a tholos.

Il nome caciara è, con ogni probabilità, una storpiatura dialettale del termine casciale. Capanne dalle fattezze simili sono presenti anche in Abruzzo, nelle zone del Gran Sasso e della Majella, e in Puglia (basta pensare alla tipica forma dei trulli); assenti invece, ad esempio, nella zona dell’entroterra marchigiano e dei Monti Sibillini. Il motivo della loro costruzione era legato alla transumanza: i pastori dell’area sibillina, che faceva parte dello Stato Pontificio, si muovevano con le loro greggi prima del rigido inverno non verso sud ma verso ovest, in direzione dell’agro romano, dove questa tecnica costruttiva non era diffusa. I pastori che abitavano nel Regno di Napoli, invece, durante la transumanza si spostavano fino alle zone del Tavoliere della Puglia, da dove venne importata questa tecnica di edilizia spontanea, esempio di architettura tipicamente pastorale che ricorda la forma di un igloo.

 

Caciara sulla Montagna dei Fiori

 

È difficile datare la costruzione di questi edifici: sebbene un gruppo di ricerca qualche anno fa abbia rinvenuto, non lontano da Colle San Marco, due architravi recanti delle date, rispettivamente 1739 e 1742, si pensa che la maggior parte delle caciare rimaste siano state costruite tra Ottocento e Novecento. Nella zona della Montagna dei Fiori sono state contate, in tutto, comprese quelle ormai dirute, circa 150 caciare, che fungevano da punto di ricovero per i pastori. Ristrutturate in tempi recenti, è possibile notare come le loro dimensioni varino, tanto che in alcune è possibile stare in piedi, mentre in altre è consentito di entrare soltanto carponi.

 

Il Lago (Montagna dei Fiori)

 

Leggi anche: Guerrin Meschini, l’eroe alla ricerca di sé sui Monti Sibillini

TAG: ,