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Internet of Things, Internet of Behaviors, 5G, sicurezza informatica, filiere trasparenti e intelligenza artificiale. Sono questi i campi in cui sono attese le principali innovazioni informatiche in questo 2021. Ma come cambierà il nostro rapporto con le tecnologie? E quali saranno le novità destinate a cambiare le nostre vite quotidiane? Proviamo a scoprirlo.

Negli ultimi anni, e in particolare nel 2020, le persone si sono dimostrate estremamente attente alla qualità e alla provenienza dei propri acquisti, ricercando in molti casi informazioni sulle origini del prodotto e sui metodi di produzione. Una maggiore consapevolezza che spingerà le aziende a rendere le proprie filiere sempre più trasparenti, tracciando e rendendo disponibile ogni passaggio del ciclo produttivo dal produttore al consumatore. Un’impresa che fino a poco tempo fa sembrava impossibile ma che oggi è alla portata di tutte le realtà, grandi o piccole che siano, grazie all’arrivo della tecnologia blockchain.

Trasparenza che si lega strettamente a un altro tema che sta molto a cuore a chi utilizza la rete per le attività quotidiane: la cybersecurity. Sono attesi molti passi avanti anche nel campo della tutela dei dati informatici e della sicurezza delle transazioni, settore in cui alcune realtà come i casinò online hanno fornito molti esempi virtuosi in questi anni. La tutela della privacy e dei dati personali sarà un tema centrale anche nel 2021. Tre le misure su cui potrebbe concentrarsi l’attenzione degli sviluppatori e delle aziende: l’utilizzo di strumenti provenienti dall’ambiente in cui i dati vengono prodotti, la decentralizzazione della fase di analisi e il miglioramento della crittografia di protezione di informazioni e algoritmi.

Da anni se ne parla (e spesso non senza polemiche), ma questo dovrebbe essere davvero l’anno dell’arrivo definitivo del 5G. Gli standard di implementazione sono già stati rilasciati otto mesi fa da Gsma e tra qualche mese dovrebbero arrivare le prime architetture di rete su larga scala. Il 5G non sarà utile soltanto per la velocità e l’ampiezza di rete e per ridurre il digital divide, ma permetterà una personalizzazione delle connessioni mai vista prima. Gli operatori, infatti, potranno personalizzare i propri ambiti di lavoro e adattarli a ogni tipo di carico richiesto e condizionato dalla latenza. E in Paesi come il Giappone e la Corea è già partita la sperimentazione del 6G, nuovo standard che permetterà l’utilizzo di applicazioni come l’8K, la VR veloce e le comunicazioni olografiche.

L’Internet of Things (IoT) è già una realtà per milioni di persone e sta prendendo sempre più piede nella nostra vita di tutti i giorni. Ma quest’anno si attende un ulteriore passo in avanti: quello dell’integrazione con l’Intelligenza artificiale. Strumenti di apprendimento come il Deep Learning e la visione artificiale permetteranno di aggiornare hardware e software e l’AI renderà i dispositivi smart sempre più autonomi. E questo non soltanto tra le mura domestiche ma anche in settori chiave come lo smart Manufacturing e l’assistenza sanitaria da remoto.

Accanto all’Internet of Things potremo trovare presto anche l’Internet of Behaviors (IoB), ovvero quella tecnologia che utilizza i dati raccolti per modificare i comportamenti e le abitudini delle persone. I dati prodotti e raccolti dall’utilizzo delle tecnologie digitali saranno a disposizione degli operatori commerciali, delle pubbliche amministrazioni, dei social media e delle agenzie governative. Un ambito sensibile che andrà gestito con cura e in cui l’etica e le leggi sulla privacy dovranno fare da argine a un eventuale uso scorretto delle informazioni.

Il 2021 sarà anche l’anno della completa integrazione tra realtà virtuale, realtà aumentata e smartphone. Fin qui i visori in commercio sono stati pensati quasi esclusivamente per pc e postazioni fisse. Ma tra qualche mese arriveranno nuovi dispositivi più leggeri, performanti ed economici in grado di sfruttare le reti 5G mobili e di rendere AR e VR disponibili in ogni luogo. Una sfida interessante anche per i produttori di smartphone  e per le aziende di intrattenimento che potrebbero presto lanciarsi nella creazione di visori personalizzati per i propri telefoni di ultima generazione.