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Aied Ascoli, l’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica fondata nel 1953, insieme all’Italia tutta festeggia i primi cinquant’anni di contraccezione legale. La sezione di Ascoli Piceno offre da sempre consulenze gratuite sulla contraccezione e rinnova l’offerta di test di gravidanza gratuiti a tutte le donne.

Aied Ascoli, una conquista che compie cinquant’anni

Sono passati cinquant’anni dalla nascita della pillola legale. L’Atlas europeo 2019, che misura l’accesso alla contraccezione in 45 Stati dell’Europa geografica, colloca l’Italia in 26esima posizione con un tasso del 58%, molto distante da Gran Bretagna, Francia e Spagna e molto più vicino a Paesi come la Turchia e l’Ucraina. Una persona su 4 sceglie il coito interrotto, anziché sistemi anticoncezionali medico-scientifici, per esplicare le sue scelte di genitorialità (dati Istat). Mentre l’89% dei ragazzi e l’84% delle ragazze ricerca online le informazioni di cui abbisogna intorno alla salute sessuale e riproduttiva.

“All’alba del terzo millennio, in Italia c’è un traguardo sul quale aggregare il l’impegno di tutti ed è l’introduzione dell’educazione sessuale e affettiva come materia di insegnamento sui banchi di scuola. Siamo ormai il fanalino di coda in Europa, dove, per fare solo alcuni esempi, l’educazione sessuale è materia scolastica dal 1955 in Svezia, dal 1970 in Austria, dal 1995 in Germania, dal 2001 in Francia, dal 2017 nel Regno Unito. L’ Italia si affianca a Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Cipro e Lituania  fra i Paesi europei, per totale assenza di informazione, nei programmi scolastici, sulla sfera della sessualità. Siamo del tutto inadempienti rispetto agli standard europei che seguono linee guida Oms in materia di modalità “formali” per l’educazione sessuale, affettiva ed emotiva dei giovani nelle scuole. Alle nostre figlie, e ai nostri figli non restano che i modi “informali”: le informazioni che arrivano da amici o genitori, più spesso dal web e ovviamente anche dai siti pornografici” ha spiegato il Presidente dell’Aied, Mario Pulatti.

Mercoledì 10 Marzo,l’Aied ripartirà con la sua campagna di sensibilizzazione in tutta Italia sui temi della maternità consapevole, per festeggiare e al tempo stesso rilanciare il “diritto alla libertà”, una conquista che è patrimonio comune di civiltà. E alle 12 caricherà sulla sua pagina facebook il cartoon celebrativo #lapillola50, realizzato da due giovani artiste, Nadia De Velo e Silvia Ferrari, utenti dei consultori Aied: un racconto d’animazione che si rivolge alle giovani e ai giovani di oggi, per ripercorrere la conquista di 50 anni fa.

Ma l’intero mese di Marzo 2021 sarà targato Aied: uno sforzo supplementare di informazione e sensibilizzazione, con la campagna coordinata dalla pubblicitaria Paola Russo, caratterizzerà le iniziative della storica Associazione, da 68 anni in prima linea per i diritti civili delle italiane, e degli italiani. Tappa di riferimento, Martedì 30 Marzo alle 18, sarà il Blister 21 Talk, un evento digitale al quale sono invitate donne e uomini, ragazze e ragazzi di ogni latitudine, per un confronto aperto sui temi dell’educazione sessuale, affettiva ed emotiva rivolta all’adolescenza.

La contraccezione ormonale in Italia

È tuttavia una conquista che ciclicamente viene messa in discussione e che, nonostante i cambiamenti sociali intercorsi in mezzo secolo, va ricordata e riproposta perché possa seguirne l’evoluzione che aspettiamo. In Italia la contraccezione ormonale ha ancora un costo elevato per le giovanissime, l’informazione sulla salute sessuale e riproduttiva ha un ruolo marginale così come i consultori, la legge sull’interruzione di gravidanza vede il più alto numero di obiettori di coscienza d’Europa e siamo tra gli ultimi Paesi europei a non avere corsi di educazione affettiva e sessuale nelle scuole. Circa il 60% della popolazione italiana fra 18 e 54 anni fa uso di sistemi contraccettivi: preservativo e pillola sono i più diffusi, al terzo posto però troviamo il coito interrotto secondo il Rapporto 2019 stilato da Aidos – Associazione italiana donne per lo sviluppo in collaborazione con l’annuale Contraception Atlas (Atlante della contraccezione) di European Parliamentary Forum for Sexual & Reproductive Rights.

“I consultori familiari sono attualmente depotenziati della teoria, degli approcci e delle politiche che li hanno ideati e resi punti di riferimento; sono infatti scarsamente finanziati e sotto organico, con forti differenze regionali” si legge nel Rapporto 2019.

“Pensare che parlare di sessualità e contraccezione ai nostri giovani sia la causa dell’inverno demografico del Paese è un grave errore. Oggi i consultori AIED riempiono il vuoto informativo e sanitario delle istituzioni pubbliche soprattutto assistendo le donne che desiderano figli e che non riescono ad averli. La situazione senza precedenti dell’Italia di oggi, colpita duramente dagli effetti economici e sociali della pandemia, impone al paese di affrontare da subito un percorso di riforma delle politiche sociali ad ampio spettro. Politiche che siano congruenti con i desideri e le aspirazioni di tutte le donne, sia di quelle che desiderano dei figli sia di quelle che scelgono diversamente, affinché non si creino dinamiche penalizzanti della libera e responsabile scelta di ciascuno.

Promuovere con serenità e senza pregiudizio l’informazione corretta sulla sessualità significa occuparsi di relazione, di amore, di parità e di diritto. È importante superare la paura del crollo della natalità e cogliere l’opportunità per ridefinire la mappa dei servizi alla persona e alle famiglie. E’ in questa prospettiva che l’AIED continua a lavorare con i propri consultori in tutta Italia per la salute sessuale e riproduttiva delle donne, delle coppie, delle famiglie”.

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