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Tanti liberi cittadini sono giunti ai Pantani di Accumoli per dire “NO” alla costruzione di una nuova struttura ricettiva nei pressi dei Pantani di Accumoli. Nella giornata di sabato 23 maggio 2021, amanti della montagna e associazione hanno raggiunto l’oasi dei Pantani per “Giù le mani dai Pantani”. Una zona incontaminata di montagna in provincia di Rieti, antica crocevia di animali allo stato brado delle tre regioni confinanti, Lazio, Umbria e Marche. Una porzione di natura dedicata al pascolo libero. Le mandrie vengono lasciate a riprodursi durante l’estate.

I Pantani di Accumoli

Accessibile principalmente dal lato marchigiano, i Pantani di Accumoli si trovano al confine tra tre regioni. La zona è un punto di incontro per animali e uomini che vivano le stesse montagne. Le stesse zone che ora sono interessate da una questione complessa. La protesta dei cittadini nasce dalla delibera eseguita in aprile dal Comune di Accumoli. Nello specifico, il comune reatino ha approvazione un progetto di costruzione di un “rifugio” nella zona. Nella delibera, si conferma la “modifica della destinazione d’uso“. L’Oasi dei Pantani di Accumoli rischia di avere a pochi metri di distanza dal suo ambiente incontaminato, un edificio di quattro piani e diciotto camere.

Le istituzioni reatine

Il Comune di Accumoli a suo discapito, reputa necessario porre in essere opportune iniziative atte a sostenere la ripresa dell’economia locale. Obiettivo principale l’incentivazione del turismo attraverso lo sviluppo, la valorizzazione e la fruizione delle bellezze naturalistiche della zona. Per tale motivo ha deciso di approvare il progetto ecosostenibile definitivo da lavori di realizzazione di un “Rifugio Montano in località Pantani“, redatto dal gruppo di progettazione interno alla Direzione Regionale Lavori Pubblici, Stazione Unica Appalti, Risorse Idriche e Difesa del Suolo, per l’importo complessivo di € 850.000,00. Tale Progetto in essere, attraverso l’art. 50bis della Legge regionale 38/1999, modifica e trasforma totalmente un’area a destinazione Agricola Montana (E2) in un’area per Servizi Pubblici/Attrezzature ed Iniziative di Interesse Generale.

Proteste e motivi

Appassionati di montagna, liberi cittarini e associazione a salvaguardia dell’ambiente sono scese in campo. In modo educato e rispettoso la volontà di preservare un bene comune. In particolare, il rischio di eventuali speculazioni o di un consumo selvaggio del sottosuolo. Molti di essi si interrogano sul motivo di tale delibera. A riguardo, nei pressi della zona ci sono strutture inagibili dal terremoto da poter riprogettare e sviluppare. In molti richiedono una valutazione del rischio ambientale. Una valutazione da non sottovalutare, poichè poco più in basso dei Pantani c’è Capodacqua. Le sue sorgenti sono fondamentali per l’approvvigionamento dell’Acquedotto Piceno. La rete idrica serve l’acqua a comuni del piceno e del fermano, tra cui Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo.

Per molti degli intervenuti all’iniziativa, l’attrattività dei Pantani di Accumoli è nella loro bellezza incontaminata. La presenza di nuovo cemento potrebbe intaccare un ecosistema fragile. A rischio la biodiversità secolare di una zona dall’alto valore naturalistico. Un’area parte della rete europea dei siti di interesse comunitario (SIC) e delle zone a protezione speciale (ZPS) con un piano per la preservazione delle risorse idriche naturali.

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