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Emanato un ulteriore avviso per l’area di crisi del Piceno- Val Vibrata; soddisfatto l’assessore con delega, Guido Castelli : “L’obiettivo è coinvolgere nuove idee e non abbandonare chi si sente escluso dal mercato del lavoro”.

Per presentare le domande c’è tempo fino al 15 Giugno.

Guido Castelli, ulteriore bando per l’area di crisi

“Questa giunta vuole evitare gli errori del passato e non dimenticare più il sud della regione. Questo sostegno intende dare un forte aiuto per il rilancio del mercato del lavoro dell’intera area Piceno-Val Vibrata, per i suoi giovani e i disoccupati che si sentono tagliati fuori da questo mondo”.
Sono le parole di Guido Castelli, Assessore regionale con delega alle aree di crisi industriale complessa, in merito al nuovo avviso della Regione Marche per la creazione d’impresa dedicato alla nascita di nuove imprese e cittadini dell’area di crisi complessa del Piceno e Val Vibrata.

Il bando è finanziato con 1,5 milioni di Euro di fondi statali, comunitari e regionali nell’ambito della programmazione POR FSE 2014-2020 ed è accessibile a chi, oltre ad essere residente nell’area e maggiorenne, è senza lavoro (disoccupato o inattivo) ed iscritto al Centro per l’impiego.

Le domande tramite il portale Siform dell’ente potranno essere presentate partire dal 15 Giugno.

“Con questa ulteriore misura della nostra politica sull’occupazione  vogliamo incentivare la creazione di nuove imprese, premiando idee nascenti e progetti, ma soprattutto aiutando chi si trova ai margini del mercato del lavoro da troppo tempo, come i disoccupati di lunga durata e chi, vittima della crisi, è stato lasciato senza alcun sussidio dallo Stato. Il tutto senza ripetere gli errori del passato, dimenticando cioè aree della nostra Regione, rimaste troppo tempo senza l’attenzione necessaria. Come il Piceno, la più colpita, prima dalla crisi, quindi dal sisma del 2016 e, oggi, dalla Pandemia”.
Come si legge nell’avviso, ad essere finanziati con contributi a fondo perduto saranno esclusivamente le nuove imprese o i nuovi studi professionali, singoli o associati o liberi professionisti, che abbiano, al momento della liquidazione del contributo, la sede legale e operativa dell’impresa in uno dei Comuni presenti, costituiti dopo la pubblicazione del bando e dopo la presentazione della domanda di contributo da parte del richiedente.

L’importo massimo finanziato è di 35mila Euro.

Guido Castelli, i finanziamenti per l’area di crisi complessa

L’Assessore Regionale Guido Castelli ha annunciato che arriveranno 1,5 milioni di euro che saranno destinati alle imprese situate nell’area di crisi industriale.

“Le delibere approvate oggi dimostrano il costante impegno della Regione per il rilancio del tessuto produttivo di questi territori e per il reinserimento nel mercato del lavoro dei disoccupati residenti in queste aree. Il sostegno alla creazione di impresa è una misura con una forte appetibilità ma in quest’ultimo scorcio della programmazione 2014/2020, lo strumento era inattivo solo nei 40 Comuni dell’area di crisi del Piceno, in quanto inserito in un Accordo di programma con il Governo di cui si aspetta ancora la firma della proroga fino al 2023. Per ovviare a questa mancanza e assecondare le richieste del territorio, abbiamo deciso quindi di svincolare dall’Accordo il plafond di 1,5 milioni di euro a valere su risorse FSE dedicate a questo intervento e farlo partire subito, mantenendone la destinazione territoriale” queste le sue parole.

In base all’intervento, ogni progetto di impresa, presentato dal soggetto disoccupato, potrà beneficiare di un contributo forfettario, fino ad un massimo di € 35.000, suddiviso in due
tranche: la prima, pari a €. 15.000, al momento della costituzione dell’impresa, ed una seconda, eventuale, fino ad un massimo di €. 20.000, nel caso in cui l’impresa neonata, al termine dei dodici mesi del progetto, proceda con assunzioni, ulteriori rispetto al titolare, a tempo indeterminato o determinato, con contratto annuale o biennale, nei casi previsti dalla normativa.

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