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A rischio la produzione natalizia del Panettone. La crisi globale di materie prime ha ripercussioni in numerosi settori. Tra questi anche in quello alimentare. 

Panettone a rischio 

Per il prossimo Natale c’è il rischio concreto di trovare meno panettoni sugli scaffali di botteghe e supermercati. Allo stesso mondo pandori e torroni. Non verrà risparmiata nessuna produzione. Che sia artigianale o industriale, la materia prima è in una fase attiva di criticità. I rincari nella filiera del pane si ripercuotono anche nei panettoni. Ed è subito allarme per le produzioni future.

In vista del Santo Natale, si stima già un aumento del costo del panettone di almeno il 10%. L’allarme è stato già espresso dai consumatori e dai produttori. In pochi mesi le farine di qualità media hanno avuto un innalzamento vistoso dei propri costi. In contemporanea anche burro, lieviti e olio hanno subito un pesante incremento. Il tutto potrebbe condizionare l’imminente produzione e messa in commercio.

Aumenti in vista 

Secondo i panificatori milanesi in questo Natale, il panettone avrà un ricarico del 10%. Tutta colpa delle materie prime, comprese quelle alimentari. I prezzi si stanno alzando lungo tutta la filiera. Alcune farine hanno avuto un incremento di costo anche fino all’80%. Oltre ai rincari delle materie prime il tutto sarebbe dovuto anche ai problemi della catena logistica. Pesa sul prezzo finale anche la questione degli approvvigionamenti.

Un Natale particolare

Quello del 2021 sarà un Natale particolare. Oltre alla pandemia verrà probabilmente ricordato per una serie di aumenti mai visti precedentemente. Dopo l’aumento dell’energia elettrica, avere pasta e pane sulla tavola costerà di più. Se si aggiunge il cari frutta e la stangata sui carburanti, lo shopping natalizio promette nulla di buono.

Secondo il Codacons il pranzo di Natale subirà un rincaro non indifferente. Carne, pesce, salumi aumenteranno del 2,5%. Più cari saranno anche vini e spumanti.  

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