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Il Consiglio di amministrazione dell’Associazione Arena Sferisterio, presieduto dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli ha affidato la direzione artistica del MOF a Paolo Pinamonti. La delibera, dopo ampia e articolata discussione e a conclusione della procedura di evidenza pubblica, è stata votata all’unanimità. Paolo Pinamonti ricoprirà l’incarico per il trienno 2022-24.

Chi è il direttore artistico del Macerata Opera Festival

Paolo Pinamonti, laureato in Filosofia all’Università di Venezia, dov’è attualmente ricercatore di Musicologia e storia della musica, è diplomato al Conservatorio di Padova.

Accanto alla carriera di studioso, documentata in un’ampia bibliografia, svolge attività anche nel campo dell’organizzazione teatrale.

È stato infatti direttore artistico del Teatro la Fenice (1997-2000) e sovrintendente-direttore artistico del Teatro São Carlos di Lisbona (2001-2007). E’ stato anche direttore artistico del Festival Mozart de La Coruña in Spagna (2007-2010), del Festival di Musica Sacra “Terras sem Sombra” in Portogallo (2011-2014).

Quindi è stato il primo direttore artistico straniero del Teatro de La Zarzuela di Madrid (2011-2015) e, dal novembre 2015 al marzo 2020, direttore artistico della Fondazione Teatro di San Carlo di Napoli.
 
Dal 1986 al 1992 ha insegnato Storia della musica nei conservatori di Adria, Vicenza e Venezia. A “Ca’ Foscari” di Venezia tiene alcuni insegnamenti fra cui quelli di “Storia della musica per film” e “Storia della musica contemporanea”.

macerata sferisterio

 
Nel 1999 ha ottenuto tre premi Abbiati dall’Associazione nazionale critici musicali: uno per la migliore novità per l’Italia-Aus Deutschland di Mauricio Kagel con la regia di Herbert Wernicke. Il secondo per il miglior allestimento scenico La piccola volpe astuta di Janacek con la regia di David Poutney. Il terzo premio, infine, per la miglior iniziativa nel campo della sperimentazione teatrale con il ciclo L’altra scena.

In qualità di Direttore artistico della Fenice ha collaborato al volume di Giorgio Brunetti “I teatri lirici da enti autonomi a fondazioni private”.
 

Nel corso delle sue ricerche si è occupato prevalentemente di questioni inerenti la musica e la musicologia del Novecento. Ha avviato, su incarico della UTET, un lavoro di ricognizione critica sulla musicologia sistematica che si è concretizzato nella stesura delle voci di interesse musicologico per i volumi enciclopedici: Gli strumenti del sapere contemporaneo.

Studioso di Manuel de Falla, ha curato la pubblicazione delle sue musiche inedite per El gran teatro del mundo di Calderón de La Barca. Ha curato inoltre la pubblicazione degli scritti del musicista spagnolo in prima edizione italiana nonchè la revisione della prima importante monografia critica su Falla redatta da Jaime Pahissa.

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