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Secondo giorno di votazione per eleggere il Presidente della Repubblica. Una mera e stucchevole replica dello spettacolo andato in scena ieri: i grandi elettori hanno votato per eleggere la signora Bianca Scheda (v. il commento della senatrice Emma Bonino). Ma dallo spoglio è uscito anche il nome dell’unico uomo che saprebbe insegnare all’Italia il gioco di squadra: quello del CT Mancini. E chissà che non sia di buon auspicio.

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Uno dei meme più inoltrati fra ieri e oggi: da leggere canticchiando la canzone di Tiziano Ferro

Domani si tornerà in aula per la terza votazione, questa volta alle 11.00. La sensazione, ancora oggi, è che la partita non si giocherà sui nomi posti ufficialmente sul tavolo della trattativa. E a proposito di partite da giocare….

Roberto Mancini for President!

Il presidente della Camera Roberto Fico ha acquisito nel tempo un aplomb invidiabile, lo dimostra di spoglio in spoglio. Perchè anche nella seconda votazione sono emersi i “votati a sorpresa”.

Il voto più “significativo”, come dicevamo, è stato certamente quello dato al CT della Nazionale Roberto Mancini. Significativo non solo perchè è uno dei personaggi più amati dagli italiani, al momento. Ma anche, e soprattutto, perchè lui sì che sarebbe in grado di “dare una strategia di gioco” al Paese, utile come non mai in questi perigliosi frangenti. E perchè lui sì che saprebbe insegnare a politici e italiani a fare un vero “gioco di squadra”. Insomma, sarebbe un passare dall'”Azienda Italia” di berlusconiana memoria, declinata negli anni in tutte le possibili varianti, alla “Squadra Italia”. Che non sarebbe poco, anzi: sarebbe decisamente tantissimo.

Oltre a quello del CT Roberto Mancini sono venuti fuori tanti altri nomi. Sulla scia del voto di ieri ad Amadeus, per esempio, oggi c’è stato quello a Claudio Baglioni, che con l’età avrà pure perso un po’ di voce e di fascino, ma riesce ancora a emozionare. Sempre in tema musicale i voti ad Al Bano e a Enrico Ruggeri. Non sono mancati, poi, voti a noti comici come Christian De Sica e Nino Frassica. E un voto se l’è guadagnato persino Giovanni Rana: da qualcuno, possiamo immaginare, che finirà dritto dritto nel girone dei golosi.

Votati anche il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri e il consigliere del Csm nonchè Pubblico Ministero dell’indagine sulla Trattativa Stato-mafia, Nino Di Matteo. Dal voto ad Alessandro Barbero, infine, possiamo dedurre che fra i grandi elettori ce n’è almeno uno con una grande passione per la storia, quella medievale in particolare.

Risultati finali della seconda votazione

Questi invece i risultati finali.

I grandi elettori che hanno espresso il loro voto sono stati 976, come ieri. E come ieri sono meno del plenum dei 1.009.

Le schede bianche sono state 527: meno di ieri, ma comunque in numero superiore alla maggioranza assoluta di 505 voti richiesta dalla quarta votazione in poi.

Le schede nulle sono state 38, meno delle 49 di ieri.

Paolo Maddalena, ex magistrato e vice presidente emerito della Corte Costituzionale, ha ottenuto 39 voti.  3 più di ieri.

Sergio Mattarella ha avuto 39 voti, 23 più di ieri.

Tra i potenziali candidati indicati in questi giorni, hanno ricevuto voti Marta Cartabia, Silvio Berlusconi, Giuliano Amato, Pier Ferdinando Casini ed Elisabetta Casellati.

Domani alle 11.00 terza votazione. Anche questa notte si prospetta lunga per molti.

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