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E’ tempo di bilanci di previsione per il 2022: “la Ciip deve cambiare il passo, deve farlo in maniera radicale”.

A chiederlo sono Alessandra Manigrasso, consigliere comunale di Grottammare, Gian Filippo Straccia – Comitato Restyling Grottammare, Paolo Virgili – Città Grande del Piceno, Giorgio Mancini – Cambia San Benedetto.

Le loro riflessioni e le loro richieste riguardo i servizi erogati da Ciip SpA – Cicli Integrati Impianti Primari le hanno messe nero su bianco. Le riportiamo integralmente.

La nota sui servizi di CIIP spa

“CIIP necessita di un radicale cambio di passo.

In questi giorni il bilancio di previsione 2022 di Ciip viene discusso in tutti i 59 comuni aderenti a Ciip SpA.
In esso vengono descritti la strategia e il futuro della società.

Ciip rappresenta un bene che negli anni antecedenti il sisma ha erogato acqua di ottima qualità e servizi soddisfacenti.

L’efficienza, l’organizzazione, la progettazione, anche tra mille difficoltà, permettevano di avere nelle nostre case un’acqua con qualità organolettiche tra le migliori d’Italia.

Oggi purtroppo non è più così!

A tutt’oggi il primo acquedotto antisismico d’Italia presentato nel 2019 è ancora lontano da venire.

L’acqua erogata proveniente dai pozzi, risultando più dura, costringe molte famiglie, specialmente nell’ hinterland ascolano, a ricorrere all’acquisto di acqua minerale in bottiglia. E alle attività commerciali (bar e ristoranti) crea problemi.

Inoltre negli ultimi anni abbiamo dovuto anche subire la razionalizzazione dell’acqua, in particolare durante il periodo estivo, durante le ore notturne, in parecchi comuni.

Se ad una minor qualità dell’acqua corrisponde un aggravio sulle bollette, va da sé che questo lascia i cittadini-consumatori preoccupati ed insoddisfatti.

E che dire del malfunzionamento dei depuratori?

Chiediamo che in tempi celeri si intervenga e con i finanziamenti ricevuti si risolvano le criticità e si eliminino i cattivi odori ampiamente rilevati.

Il futuro di Ciip ci sta a cuore, ma nella chiarezza, nell’efficienza e con una programmazione progettuale che porti sia al miglioramento del servizio che ad erogare acqua di ottima qualità a prezzi contenuti.

È bene ricordare quando si parla di questi temi il risultato del referendum sull’acqua. L’acqua è un bene indispensabile alla vita umana pertanto deve rimanere pubblica!

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