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La sigla NATO è l’acronimo di “North Atlantic Treaty Organization”, in francese “Organisation du Traité de l’Atlantique Nord” (OTAN). Per noi italiani è l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord.

E’, sostanzialmente, una forma di alleanza con fini difensivi. La sede ufficiale è a Bruxelles.

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Autenticazione di una copia ufficiale del North Atlantic Treaty Organization treaty, con il sigillo e la firma del Segretario di Stato Dean Acheson

NATO: il Patto Atlantico

Il Patto Atlantico è il trattato che ha fatto nascere la NATO. Fu firmato il 4 aprile 1949 a Washington, in un contesto di politica internazionale definito, storicamente, “guerra fredda”. 

La definizione di “guerra fredda” fu creata per esprimere il concetto di una guerra non combattuta sul campo. Ma a causa della quale i due blocchi contrapposti allestivano e schieravano tutti i loro dispositivi militari. Persino quelli nucleari. Un’altra definizione in uso all’epoca, infatti, era quella di “pace armata”.

La “guerra fredda” contrapponeva politicamente, ideologicamente, economicamente e militarmente gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Attorno a queste due grandi potenze, si crearono due sfere di influenza: da una parte c’erano gli USA e i Paesi del Patto Atlantico (NATO), dall’altro c’era l’Unione Sovietica con i Paesi del Patto di Varsavia.

Ovviamente Paesi NATO e Paesi del Patto di Varsavia erano politicamente, ideologicamente, economicamente e militarmente contrapposti.

Oltre ai due blocchi contrapposti nella “guerra fredda”, si formò anche il blocco dei cd. Paesi non allineati.

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Nella cartina: in blu i Paesi fondatori del North Atlantic Treaty Organization, in celeste i Paesi che si sono aggiunti in seguito. In marrone i Paesi che vengono considerati potenziali membri per il futuro

NATO: ieri, oggi

Il Patto Atlantico fu firmato da 12 Paesi. Gli Stati membri fondatori sono Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti d’America.

Oggi, fanno parte della NATO 30 Stati del mondo. Oltre ai 12 Paesi fondatori, ci sono Albania, Bulgaria, Croazia, Estonia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Rep. Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Turchia e Ungheria.

NATO: come si entra

In base all’art. 10 del Trattato possono entrare a far parte dell’alleanza atlantica solo gli Stati europei.

Il medesimo articolo specifica che l’ingresso di ogni Stato deve avere il consenso unanime di TUTTI gli altri Stati membri dell’organizzazione. Ciò vuol dire che ciascun Paese ha di fatto un diritto di veto sull’ingresso di altri Stati.

L’art. 10 di cui sopra recita: “I membri possono invitare previo consenso unanime qualsiasi altro Stato europeo in condizione di soddisfare i principi di questo trattato e di contribuire alla sicurezza dell’area nord-atlantica ad aderire a questo trattato. Qualsiasi Stato così invitato può diventare un membro dell’organizzazione depositando il proprio atto di adesione al Governo degli Stati Uniti d’America. Il Governo degli Stati Uniti d’America informerà ciascun membro del deposito di tale atto di adesione”.

NATO: Paesi in attesa di entrare

Un Paese può entrare nella NATO mediante il Piano d’azione per l’adesione, cioè il Membership Action Plan  – MAP. Questo piano aiuta gli aspiranti membri a prepararsi all’adesione. E li prepara, ovviamente, a soddisfare i requisiti chiave per l’ingresso nell’alleanza atlantica.

Attualmente hanno relazioni in corso e sono in attesa di entrare nel Piano d’azione per l’adesione la Bosnia Erzegovina e la Georgia.

NATO: l’Ucraina

L’Ucraina ha presentato domanda per avviare il piano d’azione per l’adesione alla NATO (MAP) nel 2008, domanda accettata dagli Stati membri nel vertice di Bruxelles del giugno 2021. 

A gennaio 2022 il Parlamento ucraino ha approvato il MAP e, dunque, il piano di adesione alla NATO.

Fonte della foto di copertina: https://twitter.com/italyatnato

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