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Le Marche si preparano a gestire l’emergenza Ucraina. La Regione ha istituito il Comitato che coordinerà l’accoglienza, il soccorso e l’assistenza della popolazione in fuga dalla guerra. La prima riunione si è tenuta, tramite collegamento dalla sala operativa della Protezione civile regionale, con le prefetture e Anci Marche.

“Ci stiamo organizzando per assicurare tutto il sostegno necessario ai civili che abbandonano le loro case – ha detto il presidente Francesco Acquaroli, commissario delegato all’emergenza. – E per offrire collaborazione alle istituzioni coinvolte nella gestione dell’emergenza. La solidarietà è un valore aggiunto della nostra comunità regionale che sapremo valorizzare anche in questa difficile fase internazionale”.

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La prima riunione del Comitato profughi dalla sala operativa della Protezione civile regionale

Ucraina: Comitato Marche accoglienza profughi

Dalla prima riunione del Comitato è emersa la necessità di monitorare la positività dei profughi al covid-19. Molti sono bambini e non hanno avuto la possibilità, in patria, di sottoporsi alla profilassi vaccinale. Fino al 31 marzo sarà operativo il Covid hotel di Porto Sant’Elpidio, con ancora 17 posti disponibili. La Regione contrattualizzerà una struttura per gestire eventuali quarantene dopo questa scadenza. Si attiverà anche per reperire posti letto per la prima accoglienza, con una uniforme distribuzione a livello provinciale.

Il Consiglio dei ministri il 28 febbraio 2022 ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale per assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina, nominando Commissari delegati i presidenti delle Regioni. Il loro compito è gestire la logistica del trasporto, dell’accoglienza e dell’assistenza sanitaria sul territorio regionale. Il “Comitato Marche accoglienza profughi ucraini” è costituito dai direttori e dirigenti della Regione a capo dei dipartimenti coinvolti. ÈNe fanno parte anche i prefetti e Anci Marche.

È prevista una Cabina di regia, composta dall’assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzi, dal segretario generale e da un coordinatore (Stefano Stefoni, direttore Protezione civile regionale). I dirigenti regionali individueranno poi il personale necessario per formare i gruppi di lavoro, mentre prefetti e Anci i referenti e i sostituti che parteciperanno al Comitato.

“Cominciamo a registrare arrivi consistenti – riferisce l’assessore alla Protezione civile Stefano Aguzzianche se per lo più ancora a livello familiare. Al momento non si segnalano particolari criticità nell’accoglienza. Comunque ci prepariamo ad affrontare scenari più complessi, a fronte di una situazione internazionale davvero complicata e in continua evoluzione. Quello che è certo è che le Marche sapranno mostrarsi solidali nei confronti di questi profughi”.

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