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La domanda posta nel titolo è lecita, e ci è stata rivolta da molti cittadini della Vallata del Tronto. In base ai risultati della gara indetta dal Comune di Ascoli Piceno, i cani randagi dovrebbero essere trasferiti a Macerata. Ma è venuto fuori che la cooperativa che si è aggiudicata la gara non ha una struttura per riceverli. E l’APPA, l’associazione di volontari che da tantissimi anni si prende cura degli animali abbandonati nell’Oasi Rifugio di Appignano del Tronto, ha qualcosa da dire.

Brevemente, i fatti.

I cani randagi di Ascoli Piceno

I volontari dell’Associazione Provinciale Protezione Animali onlus gestiscono un rifugio per cani  abbandonati e randagi. Non solo per cani, a dire il vero, poichè ci sono anche tanti gatti. In ogni caso, lo fanno dal lontano 1997, anno in cui fu chiuso il canile lager di Castagneti.

Il Comune di Ascoli Piceno nel 2021 ha indetto una “Gara europea a procedura aperta per l’affidamento del contratto avente ad oggetto il servizio di ricovero, custodia e mantenimento dei cani randagi del Comune di Ascoli Piceno in una o più strutture messe a disposizione dall’affidatario”.

Questa gara è stata vinta dalla Cooperativa sociale Meridiana di Macerata. Di conseguenza tutti i cani attualmente accuditi nell’Oasi dell’APPA dovrebbero essere trasferiti in una o più strutture del maceratese.

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Alcuni dei cani curati e accuditi dai volontari dell’APPA nell’Oasi Rifugio di Appignano del Tronto

La determina del dirigente del Comune di Ascoli Piceno con cui si approvano i verbali di gara redatti dalla Commissione giudicatrice può essere consultata qui dd_192_010721_appr_verb

Aggiudicata la gara, si è scoperto che la cooperativa maceratese non avrebbe i locali per ricevere i cani ascolani.

La nota dell’APPA

“Anche se si è aggiudicata l’appalto per i 180 randagi del Comune di Ascoli Piceno il 1° luglio scorso, come confermato anche dal TAR, la Meridiana non ha mai avuto e non ha ancora una struttura in cui accogliere i cani. Dopo oltre un mese dalla firma del contratto.

La Meridiana ha puntato fin dall’inizio sul canile comunale di Macerata, pensando di disporne come se fosse il proprio.

Tant’è vero che al momento della presentazione della domanda alla gara non aveva neppure avanzato richiesta di autorizzazione al Comune, come previsto dalla convenzione in base alla quale, da vent’anni, gestisce la struttura pubblica.

Tuttavia, l’art. 9 impone che il pensionamento di cani provenienti da fuori comune può essere consentito, previa autorizzazione del Comune di Macerata, solo come attività “secondaria”. E per di più per finalità legate al contrasto del randagismo. Ed è anche ovvio, considerando che si tratta di una struttura realizzata e sottoposta a manutenzioni con ingenti fondi pubblici.

In tanti anni le manutenzioni sono costate al Comune decine di migliaia di euro.

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Due ospiti dell’Oasi Rifugio dell’APPA

Per non parlare dei costi di realizzazione e di ampliamento, oltre 450.000 euro, che l’Amministrazione Comunale di Macerata sta ancora rimborsando alla Cooperativa.

Le accuse rivolte all’Amministrazione Comunale di Macerata, intenzionata alla buon’ora a far rispettare la convenzione approvata già nel 2009, non solo non tengono conto del fatto che i vantaggi economici dell’eventuale accoglienza degli almeno 180 cani del comune di Ascoli sarebbero esclusivamente a favore della Meridiana, ma anche che gli ingenti oneri graverebbero solo sul Comune.

Né si può sostenere che la Giunta maceratese sostenga le rivendicazioni legali dell’APPA. Poichè l’APPA sta semplicemente chiedendo che la legge venga rispettata anche nella fase di post aggiudicazione e che si scorra la graduatoria consentendo ai poveri cani contesi di restare affidati a chi se ne è sempre preso cura.

Difatti il Comune di Macerata il 29 dicembre 2021 ha favorito inconsapevolmente la Meridiana, accogliendo la richiesta avanzata dalla Cooperativa della proroga di 15 mesi della convenzione ventennale in scadenza il 31 dicembre 2022, senza la quale la Meridiana avrebbe immediatamente perso l’aggiudicazione; inoltre il Comune di Macerata si è pure costituito contro l’ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali, che ha impugnato tale delibera di fronte al TAR.

E il giudizio, ancora sospeso, è previsto ad ottobre di quest’anno, diversamente da quanto riferito a proposito del solo giudizio respinto sull’istanza cautelare.

Infine l’APPA poi vuole precisare che il valore della gara indicato nel bando e riportato sui giornali, 895.633,40 euro, rappresenta una cifra esorbitante, calcolata a partire dalla base d’asta soggetta a ribasso.

La realtà è che nell’ultimo anno il contributo che l’APPA ha ricevuto dal Comune è stato di poco più di 100.000,00 euro, somma con cui l’Associazione non ha coperto neppure l’ammontare annuo dello stipendio dei suoi sette operai.

In ogni caso, per confronto, l’aggiudicazione alla Coop Meridiana farebbe risparmiare al Comune di Ascoli Piceno circa 750 euro all’anno. Cioè poco più di un centesimo al giorno a cane. Una somma insignificante se si tiene conto di quanto l’APPA fa in termini di interventi sul territorio, ad esempio per la cura dei gatti”.

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