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Covid: giovedì 17 marzo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Mario Draghi ha approvato, all’unanimità, un nuovo decreto relativo all’allentamento delle restrizioni anti-Coronavirus.

Tra le misure più rilevanti contenute nel documento, c’è la fine dello stato di emergenza Covid (31 marzo 2022), accompagnato da una riduzione delle limitazioni anti-contagio.

Ecco, nel dettaglio, le misure contenute nel nuovo decreto del Governo Draghi.

Covid, nuovo decreto: le misure approvate dal Governo Draghi

“Con questo Consiglio dei Ministri – ha spiegato il premier Mario Draghi, in conferenza stampa – facciamo passi fondamentali verso la riapertura. Osserviamo con grande attenzione l’andamento della curva epidemica e siamo pronti ad adattare il nostro apparato alla sua evoluzione, anche in senso più espansivo, se è il caso. Voglio ringraziare anche tutti gli italiani, per l’altruismo e la pazienza dimostrata in questi anni”.

Queste le principali tematiche, affrontate nel nuovo decreto anti-Covid:

  • Fine stato emergenza
  • Fine sistema a colori delle Regioni
  • Quarantene e isolamento
  • Green pass e obbligo vaccinale
  • Mascherine
  • Quarta dose vaccino

Fine stato emergenza il 31 marzo 2022

Il prossimo 31 marzo terminerà, dopo due anni, lo stato di emergenza per il Covid-19. Di conseguenza, decadranno il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario (Gen. Francesco Paolo Figliuolo)

“Le funzioni che sono state esercitate dal Commissario straordinario – ha dichiarato il Ministro della Salute, Roberto Speranzasaranno ora in capo ad una unità per il completamento della campagna di vaccinazione e per il contrasto della pandemia, per una fase di transizione che ci accompagnerà fino al 31 dicembre. Poi, tutte queste funzioni andranno al Ministero della Salute”.

Fine del “sistema a colori” per le Regioni

Dopo il 31 marzo, non ci saranno più le zone bianca, gialla, arancione e rossa (relative alle limitazioni anti-Covid per le Regioni), come le abbiamo conosciute finora. “Le misure che abbiamo adottato oggi sono numerose: superiamo il sistema a colori; continueremo il monitoraggio, resta essenziale, ma non sarà più connesso alle ordinanze ha aggiunto il ministro Speranza.

Quarantene per contatto e isolamento

Novità anche per quanto riguarda quarantene e isolamento. Con il provvedimento, vengono superate le quarantene per contatto. Quindi, resterà in isolamento solo chi è positivo al virus. “Questa scelta – ha detto il Ministro della Salute – sarà significativa soprattutto nelle scuole, dove la percentuale di persone vaccinate è più bassa. Dal 1° aprile, resteranno a casa soltanto i soggetti positivi. Tutti gli altri, potranno tranquillamente restare in classe e seguire le lezioni”.

Green pass e obbligo vaccinale anti-Covid

Le persone sopra i 50 anni non dovranno più avere il cosiddetto green pass rafforzato, ma sarà sufficiente il green pass base (fino al 30 aprile). Dunque, per gli over 50, non ci sarà più la sospensione dal lavoro.

Fino al 30 aprile, resterà in vigore il green pass base per i seguenti servizi: trasporti a lunga percorrenza, mense e catering, concorsi pubblici, corsi di formazione pubblici e privati, colloqui in presenza con detenuti e internati, partecipazione del pubblico agli eventi sportivi che si svolgono all’aperto.

Sempre fino al 30 aprile, invece, sarà necessario esibire il green pass rafforzato per accedere alle seguenti attività: servizi di ristorazione al banco al tavolo al chiuso, piscine, palestre e centri benessere, convegni e congressi, centri culturali, centri ricreativi, feste conseguenti a cerimonie civili e religiose, sale a gioco e scommesse. 

Mascherine 

Sull’utilizzo delle mascherine, ecco quanto dichiarato dal ministro Speranza: “Confermiamo fino al 30 aprile l’impianto esistente, quindi resteranno in vigore esattamente le norme che sono oggi vigenti. Le mascherine non sono già più obbligatorie all’aperto dal 10 febbraio (salvo casi in cui ci sono particolari assembramenti). Mentre esse resteranno obbligatorie al chiuso. Inoltre, rimarrà l’obbligo di mascherina FFP2 in alcuni luoghi che riteniamo maggiormente a rischio”.

Dunque, fino al 30 aprile 2022, in tutti i luoghi al chiuso (compresi quelli di lavoro) e con esclusione delle abitazioni private, resterà in vigore l’obbligo, sull’intero territorio nazionale, di indossare le mascherine.

Quarta dose vaccino

Sull’ipotesi di una quarta dose del vaccino contro il Covid-19, il ministro Roberto Speranza si è mostrato prudente: “al momento, non ci sono evidenze scientifiche che portino a dire ‘quarta dose per tutti’. Siamo partiti con la somministrazione per gli immunocompromessi e, in queste ore, stiamo ipotizzando la quarta dose anche per le fasce di età più avanzate, anche se questo tema va ancora valutato”.

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