Articolo
Testo articolo principale

Continuiamo a commentare il fatto che Ascoli Piceno non ce l’abbia fatta a conquistare il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024. Oggi riportiamo le considerazioni che il presidente della sezione ascolana di Italia Nostra Gaetano Rinaldi ha inviato a Istituzioni e stampa locale. Come nostra abitudine, le riportiamo in versione integrale.

La nota di Italia Nostra, sezione “William Scalabroni”

Ascoli Capitale della Cultura 2024.

E’ un sicuro titolo di merito per Ascoli il suo inserimento tra i finalisti pretendenti alla nomina di Capitale  italiana della Cultura 2024. D’altra parte non poteva essere diversamente, tenuto conto della indiscutibile validità del progetto elaborato dal  gruppo di  lavoro incaricato della progettazione.

E certamente questa validità sarà confermata appena si potrà conoscere nel dettaglio gli aspetti caratterizzanti il progetto. Anche se alcuni elementi già conosciuti fanno presumere le caratteristiche innovative delle proposte formulate e delle iniziative programmate.

Si va dal titolo evocativo  dato al progetto “La Cultura muove le montagne” all’idea innovativa  del progetto “metromontano” che mira al coinvolgimento nella programmazione degli eventi di  tutto il territorio Piceno dalla fascinosa Rivera della Palme al magico sistema collinare sino ai fantastici rilievi dell’area montana.

E questa idea del progetto è stata ben compresa dalla comunità intera a partire da tutti i comuni del territorio,  dal mondo imprenditoriale, da quello universitario e della scuola, sino alle Associazioni  Culturali e di categoria che hanno assicurato la loro collaborazione.

Tutto ciò avrebbe sicuramente fatto sperare in un esito positivo della candidatura di Ascoli.

Se ciò non è avvenuto non dobbiamo per questo ritenere che si sia trattato di uno scippo o di una scelta dissennata.

Invece dobbiamo parlare serenamente  di una mancata vittoria e non di una sconfitta, riconoscendo in pari tempo la validità innovativa del progetto presentato da Pesaro, che presenta indiscutibilmente elementi di novità particolarmente interessanti  specie per la capacità  di coinvolgimento emotivo della comunità e della riscoperta dei valori, delle tradizioni e dei pregi ambientali e naturalistici del territorio. 

La mancata vittoria deve  essere invece  uno sprone non per vuote recriminazioni, bensì per coinvolgere tutte le energie e le migliori professionalità del territorio per avviare un processo di valorizzazione di tutte le sue risorse culturali, interrompendo il drammatico processo di deprivazione demografica, economica e sociale che da tempo colpisce le aree interne del territorio ed in particolare gravità quelle montane ed  avviare un processo di “riscoperta, rivitalizzazione, rigenerazione, rinascita, resilienza, ricostruzione, rinnovamento”, abbandonando il metodo sostanzialmente sterile degli interventi di tipo puntuale ed episodico da sostituire con quelli di tipo sistemico. A tal fine si dovrà favorire l’ulteriore coinvolgimento di tutte le Associazioni Culturali e dei Comuni del territorio che hanno assicurato la loro adesione, con particolare attenzione per quelli delle aree interne e di quelle  montane e terremotate.

In questa prospettiva la sezione di Italia Nostra conferma la piena disponibilità a fornire la propria collaborazione sulla base delle proposte già formulate tra cui quelle del progetto del Distretto o Sistema Culturale Territoriale delle Terre della Primavera Sacra e della Riviera del Palme e dei Dieci Parchi Culturali ed Ambientali, tra cui quello dedicato ad Ascoli, Giardino di Pietra, individuati come moduli nel più ampio e complesso progetto  del Distretto”.  

Leggi anche Ascoli: le montagne da sole non muovono la cultura

TAG: , ,