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Dopo mesi e mesi di chiusura a causa di lavori che si sono protratti più del previsto, la Biblioteca “Giulio Gabrielli” di Ascoli Piceno ha riaperto le sue porte. Così finalmente studenti e studiosi, cittadini e curiosi hanno potuto riappropriarsi di un bene comune fondamentale per la vita della comunità.

Il Circolo ascolano dell’Associazione culturale per la cittadinanza attiva, la partecipazione popolare, lo sviluppo sostenibile Demos da sempre riserva una particolare attenzione alle politiche culturali della città. E lo fa tramite un Osservatorio permanente. Nei mesi scorsi, per esempio, si è occupato della Biblioteca Gabrielli a proposito della esternalizzazione dei suoi servizi (v. delibera n. 67 del 29 dicembre 2020). L’articolo è qui.

Oggi riportiamo alcune riflessioni e considerazioni scaturite dopo la sua riapertura al pubblico.

La nota dell’Osservatorio Demos sulla Biblioteca Giulio Gabrielli

“A proposito della riapertura della Biblioteca Comunale Gabrielli

Ad un anno dalla sua chiusura, sabato 9 aprile u.s. la Biblioteca comunale ‘Giulio Gabrielli’ è tornata ad essere fruibile dal pubblico (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19, il sabato dalle 9 alle 13). Taglio di nastro, cerimoniale per le grandi occasioni e un ricco programma culturale per la giornata. Tutto questo per un atto dovuto, dopo che la città è rimasta, per molto tempo, completamente priva di servizi bibliotecari.

Apprezzabile la ripartenza con un’alta frequentazione di giovani studiosi. Sia nelle sale studio rinnovate e attrezzate che nel chiostro che funge anche da luogo di socializzazione e di incontro giovanile. A dimostrazione della fame di “Polo Culturale” che ha dovuto patire la cittadinanza.

Ora che è passato il momento della “festa” però bisogna tener presenti alcune cose.

Problemi irrisolti messi in luce dal “Forum cittadino sui servizi di biblioteca” promosso dall’associazione culturale “Demos” in collaborazione con il “Collettivo Caciara” che si è tenuto a novembre scorso. E che ha dato vita ad un Osservatorio sulle politiche culturali della città, come momento partecipativo e di impulso.

La delibera del Consiglio comunale n°67 del 29/12/2020, come è noto, prevedeva la esternalizzazione/privatizzazione dei servizi di biblioteca, ma sembra che al momento sia stata archiviata. Poiché più nessuno ne parla. Non si dà seguito, tuttavia, alle indicazioni del Forum sullo stato di conservazione e inventariazione del patrimonio storico bibliografico, sul risanamento dei locali di deposito. Né al turn over del personale che va in pensione e non viene sostituito da personale qualificato.

Altro nodo irrisolto è il decentramento dei servizi, che avrebbe evitato, ad esempio, il disagio della chiusura per i lavori.

Siamo in attesa, infatti, della promessa riapertura delle biblioteche di zona. Ricordiamo a proposito la biblioteca di Campo Parignano che è stata chiusa nel 2016 in vista di una “pronta” riallocazione che ancora non si vede. La infelice biblioteca di Monticelli che va ripensata in altra destinazione idonea e rigenerata. La biblioteca di porta Solestà che è scomparsa nel nulla.

Per questo l’Osservatorio sulle politiche culturali della città invita la cittadinanza, le forze politiche, culturali e sociali a mantenere alta l’attenzione sul tema. E a visitare e frequentare la biblioteca Gabrielli. Tanto maggiore sarà la frequentazione tanto maggiore dovrà essere la risposta qualitativa in termini di tutela dei beni culturali e dei servizi al pubblico, tanto minore sarà il rischio dell’abbandono e della deriva.

Il presidente prof. Carlo Di Marco

La coordinatrice Demos Marche prof.ssa Sara Malaspina”

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