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Birra dell’anno 2022, il concorso di Unionbirrai si conferma molto apprezzato dai birrifici ma anche dagli esperti degustatori italiani e stranieri. Anche le Marche si confermano terra dei migliori produttori d’Italia.

Birra, le Marche si confermano tra i migliori produttori

Produttori di birra marchigiani tra i migliori d’Italia. Lo attestano i premi ottenuti alla XVII edizione di Birra dell’Anno, il concorso di Unionbirrai all’interno di Cibus Parma. Le Marche sono ben rappresentate ta 1962 etichette di birre iscritte e 244 i birrifici partecipanti. In totale sono stati assegnati 136 i premi a cui
si aggiungono le menzioni speciali. A decretare il tutto 60 giudici esperti degustatori coinvolti in 45 categorie in concorso, 5 le sessioni di degustazione su 3 i giorni di concorso. MC77, Mukkeller, Birrificio 61cento, Birrificio dei Castelli, Birrificio Malaripe e la Molesto Società Agricola, tutte aziende marchigiane, tra le migliori.

Il birrificio dell’anno è il Ritual Lab di Formello a Roma. Riconquista il primato superando la MC77 di Caccamo (Mc) che perde il primato. Quest’anno è andato vicino al trionfo anche il birrifico Mukkeller di Porto Sant’Elpidio che ha conquistato 3 birre al primo posto, una in meno del neo vincitore. Unionbirrai ci fa sapere che la regione con il maggior numero di produttori premiati è stata la Lombardia. Ben 26 birrifici hanno conquistato con le loro birre podi e menzioni. Seguono il Piemonte, con 14, Emilia Romagna e Veneto con 10.

Unionbirrai

La XVII edizione di Birra dell’Anno può essere definita l’edizione della ripresa e i numeri ne sono la prova. Inoltre, siamo orgogliosi ancora una volta di aver dato importante dimostrazione di come l’identità brassicola italiana sia sempre più matura e definita, inserendo in concorso le categorie Italian Pils e le diverse categorie dedicate alle IGA – ha sottolineato Simone Monetti, segretario generale Unionbirrai Organizzare questa edizione a meno di un anno dalla premiazione della precedente ha rappresentato una bella sfida, ma siamo molto soddisfatti. Innanzitutto perché i birrifici continuano a dimostrare la loro fiducia nel concorso, in secondo luogo perché per noi è motivo di orgoglio che un numero così significativo di giudici internazionali affermati, generalmente impegnati nei principali concorsi birrari mondiali, abbia voluto essere presente, infine perché proprio questi giudici hanno dichiarato all’unanimità che quest’anno il livello medio delle birre in concorso è stato molto alto”.

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