Articolo
Testo articolo principale

Nel 2020 il credito d’ imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno è stato esteso anche alle imprese localizzate nei Comuni del cratere sismico. Il 6 aprile 2018 è intervenuta l’autorizzazione della Commissione europea e successivamente la legge di bilancio 2020 ha prorogato il credito d’imposta al 31 dicembre 2020.

Le Associazioni di categoria, fin dalla previsione normativa della misura, hanno sostenuto con forza la necessità di una pronta attivazione della stessa. Per offrire alle imprese, naturalmente, una valida ed efficace opportunità di ristoro in un contesto che già le vedeva duramente provate. Contesto che richiedeva un sicuro ‘salvagente’ per evitarne il definitivo tracollo.

Credito d’ imposta nel cratere sismico

L’aiuto assume la forma di un credito d’imposta per tutte le imprese che effettuano investimenti iniziali nel cratere sismico. A partire dalla data di approvazione del regime, cioè 6 aprile 2018, fino al 31 dicembre 2020. Investimenti effettuati in macchinari, impianti e attrezzature varie nuovi di fabbrica. Relativi alla creazione di un nuovo stabilimento o all’ampliamento della capacità di uno esistente. Ma anche alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente. O a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

Il beneficio consiste nel riconoscimento di un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione nel modello F24, la cui misura è differenziata in relazione alle dimensioni aziendali. Ovvero: 45% Piccole Imprese, 35% Medie Imprese, 25% Grandi Imprese; da 3 milioni per le piccole imprese, 10 milioni per le medie e 15 milioni per le grandi.

Una misura importante che interessa società ed enti titolari di reddito d’impresa ubicati nei 140 Comuni delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria colpiti dal terremoto ad agosto-ottobre 2016.

Successivamente, dopo mesi di incertezza, il credito d’imposta è stato ripristinato anche per il 2021. La commissione UE, però, non aveva concesso la proroga dell’agevolazione in quanto da considerare un aiuto di Stato.

Il Parlamento rimediò con la Legge n. 233/21. L’art. 43-ter, infatti, introdusse la modifica al regime di aiuti inserendo il credito imposta relativo agli investimenti realizzato in area sisma nell’anno 2021 nel Temporary Framework.

Ad oggi non si hanno ancora notizie sull’accoglimento da parte della Commissione Ue e, conseguentemente, non sono ancora disponibili i modelli dell’Agenzia delle Entrate per richiedere le agevolazioni.

Credito d’imposta: le richieste delle Associazioni di categoria

Confindustria Macerata, Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e Cna Macerata si rivolgono congiuntamente alle istituzioni regionali. Le invitano da un lato a richiedere informazioni sull’iter di approvazione da parte della Commissione UE. Dall’altro, a farsi promotrici di una rapida conferma della norma per consentire alle imprese di veder finalmente validati i piani di rientro degli investimenti comunque effettuati nel 2021. Nonostante le incertezze sull’agevolazione.  

Leggi anche Ascoli, colpo di scena: il Sindaco avoca a sè cultura e turismo

TAG: , , , ,