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Grande soddisfazione delle Associazioni di categoria nell’apprendere che finalmente la Commissione UE si è espressa in merito al credito di imposta sisma per le imprese del Cratere del Centro Italia. Approvando di fatto la misura. Un ultimo tassello, quello in mano al Parlamento Europeo, che si attendeva da oltre un anno. E che aveva tenuto col fiato sospeso migliaia di imprese.

“E’ un risultato molto importante – commentano congiuntamente Confartigianato, Confindustria e Cna – ottenuto anche grazie al lavoro e al costante impegno delle nostre associazioni. Naturalmente in sinergia con le Istituzioni locali, che hanno sin dal principio sostenuto fortemente la fondamentale priorità di questa misura. Una misura capace di offrire alle imprese l’opportunità di risollevare le proprie attività”.

Il credito d’imposta sisma

Il credito d imposta sisma è destinato a tutte le imprese che hanno effettuato investimenti iniziali nel cratere. Investimenti in macchinari, impianti e attrezzature, in nuovi stabilimenti o nell’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente. Ma anche nella diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente e cambiamenti fondamentali del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.  L’agevolazione riconosce un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione nel modello F24, differenziato in base alle dimensioni aziendali. E cioè: 45% piccole imprese, 35% medie imprese, 25% grandi imprese con budget di 3 milioni per le piccole imprese, 10 milioni per le medie e 15 milioni per le grandi imprese.

Ora, con l’approvazione della Commissione UE, non appena l’Agenzia delle Entrate renderà disponibili i modelli per richiedere le agevolazioni le imprese potranno finalmente avvalersi dei tanto auspicati aiuti. Si ipotizza, come scadenza per la presentazione delle richieste, la data del 30 giugno 2022.

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