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Domenica 12 giugno in Italia si svolgeranno le consultazioni referendarie. Il consigliere comunale di Grottammare Alessandra Manigrasso (M5S) denuncia il non rispetto, nella procedura di nomina degli scrutatori, di quanto previsto nella delibera n. 28/2019. Una delibera approvata all’unanimità dal Consiglio comunale il 23 maggio di quell’anno.

Riportiamo integralmente la nota diffusa alla stampa da Alessandra Manigrasso.

Grottammare: “Siamo alle solite, scelte senza coraggio”

“Siamo alle solite, scelte senza coraggio.

Nelle nomine degli scrutatori  per il referendum  del 12 giugno anche quest’anno abbiamo assistito alla solita spartizione da parte delle forze politiche presenti in consiglio comunale. 

La mozione approvata il 23 maggio 2019 doveva sancire la fine della spartizione politica ed un nuovo metodo nelle nomine. 

Le nomine dovevano avvenire tenendo in considerazione  le domande presentate da cassintegrati, studenti e disoccupati iscritti nell’albo degli scrutatori. 

Questo metodo di reclutamento avrebbe permesso agli scrutatori di non rivolgersi più a nessun esponente politico ma sarebbe stato sufficiente dare la disponibilità all’ufficio elettorale del comune. Compilando un semplice modello. 

Dobbiamo segnalare ancora una volta questa deprecabile mancanza di rispetto di una Delibera di Consiglio la n. 28 del 23 maggio 2019. Delibera per di più approvata all’unanimità. 

Rimaniamo sconcertati di fronte all’ennesima scelta degli scrutatori difforme al deliberato consigliare.

Ci chiediamo, e chiediamo al Sindaco: come possono verificarsi simili fatti che vanno a delegittimare l’operato di un intero Consiglio comunale? 

Come si è potuto non tener conto di questo deliberato Consiliare?

Incredibile, un intero Consiglio comunale di smemorati anche quest’anno!!!

In altri Comuni dove è stato approvato un metodo come quello proposto dalla  nostra Delibera di Consiglio del 2019 lo hanno messo in pratica. 

grottammare

Procedura per la nomina degli scrutatori nel Comune di Folignano

Chiedendo la disponibilità per le elezioni referendarie ad iscritti nell’albo degli scrutatori ma privilegiando disoccupati, cassintegrati. 

Ciò è avvenuto in diversi Comuni sia della nostra provincia  che del fermano, hanno dimostrato che un altro metodo per reclutare gli scrutatori è possibile. 

 Sarebbe bene che su queste nomine non ci fosse la solita spartizione politica”.

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