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Privacy e protezione dei dati personali nell’ultimo anno. L’Autorità Garante presenta la Relazione sull’attività svolta nel secondo anno di mandato del Collegio.

Privacy, il Garante pubblica la relazione sull’attività 2021

La Relazione illustra i diversi fronti sui quali è stata impegnata l’Autorità nel corso di un anno caratterizzato ancora dall’impatto dell’emergenza sanitaria. Un anno che ha visto il ricorso massiccio alle piattaforme on line. La necessità di assicurare, da una parte, un funzionale trattamento dei dati e, dall’altra, il rispetto dei diritti delle persone, ha visto il Garante impegnato in una costante opera di bilanciamento. Il 2021 ha peraltro rappresentato per l’Autorità un anno particolarmente impegnativo ai fini dell’adeguamento al Regolamento Ue da parte dei soggetti pubblici e privati.

Sul fronte della tutela on line dei minori nell’anno trascorso è proseguita l’azione di vigilanza sull’età di iscrizione ai social. L’Autorità ha imposto a Tik Tok, misure per tenere fuori dalla piattaforma gli utenti giovanissimi, facendo rimuovere centinaia di migliaia di account di iscritti sotto i tredici anni. Inoltre, l’Autorità ha sanzionato per 20 milioni di euro per Clearview, società specializzata in riconoscimento facciale che acquisisce dati sul web. Le ha vietato l’uso dei dati biometrici e il monitoraggio degli italiani.

Reveng Porn e Cyberbullismo

Nel 2021, il legislatore ha affidato al Garante il compito di intervenire anche preventivamente per contrastare il fenomeno del revenge porn. Obiettivo aiutare le persone che temono la diffusione di foto o video intimi senza il loro consenso, legittimando anche gli ultraquattordicenni a presentare istanza al Garante. A tutela delle vittime di cyberbullismo, invece l’Autorità assicura, sulla base della legge n.71/2017, procedure di intervento e ha proseguito nel lavoro di sensibilizzazione per il contrasto al fenomeno.

Sul fronte della cybersecurity, l’Autorità ha avviato la collaborazione con la Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Con quest’ultima è stato firmato un protocollo di intesa finalizzato allo scambio di informazioni e la promozione di buone pratiche di sicurezza cibernetica.

Un anno in cifre

Nel 2021 sono stati adottati 448 provvedimenti collegiali (+ 56% rispetto all’anno precedente). L’Autorità ha fornito riscontro a9.184 reclami e segnalazioni. I pareri resi dal Collegio su atti normativi e amministrativi sono stati 72. Le comunicazioni di notizie di reato all’autorità giudiziaria sono state 12 e hanno riguardato violazioni in materia di controllo a distanza dei lavoratori; accessi abusivi a sistemi informatici o telematici; trattamento illecito dei dati; falsità nelle dichiarazioni; inosservanza dei provvedimenti del Garante.  I provvedimenti correttivi e sanzionatori sono stati 388. Le sanzioni riscosse sono state di circa 13 milioni 500 mila euro.

 

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