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Aumentano del 30,6% gli infortuni sul lavoro nelle Marche, soprattutto quelli degli under 19 (+116,5%) e delle donne. Ma sono in crescita anche le morti. Il settore più interessato è quello dei trasporti – magazzinaggio.

Infortuni sul lavoro nelle Marche: i dati

I dati Inail elaborati dalla Cgil Marche sono relativi ai mesi da gennaio a maggio 2022 e vengono comparati con quelli dello stesso periodo del 2021. Le donne sono più colpite da questo fenomeno e segnano un +41,9% rispetto agli uomini con un +23,1%. E’ sempre pesante il trend degli infortuni tra i giovani under19 aumentati del 116,5% rispetto al 2021, mentre nelle altre classi di età gli aumenti sono piuttosto costanti dal 20% al 27%.

In occasione di lavoro, l’aumento degli infortuni più consistente si rileva nel settore dei trasporti – magazzinaggio (+241%) ma anche nella sanità e assistenza sociale (+61%) e nelle costruzioni (+51,9%). Nell’industria, la meccanica registra un aumento del 26% mentre nella chimica e nella gomma plastica l’aumento è del 14,4%. Nella lavorazione del legno e mobili l’aumento è al +10,8%.

In netto calo, invece, gli infortuni nel calzaturiero e nell’abbigliamento che registrano un -13,2%. Il dato è sicuramente conseguenza della crisi del settore (anche per gli effetti delle sanzioni che hanno colpito l’export nelle aree interessate dal conflitto russo-ucraino). Dato in calo anche nel settore del commercio -9,9%.

Nel 2022 gli infortuni con esito mortale, nelle Marche, sono stati 9: anche questo trend è in aumento rispetto all’anno precedente.

Per quanto riguarda la denuncia delle malattie professionali, si registra complessivamente una riduzione del 3% tenendo conto che la flessione riguarda la popolazione maschile (-4,8%). Nell’occupazione femminile, invece, le denunce di malattia professionale sono comunque in aumento dell’1,4%.

Cgil Marche

“Non si può continuare a morire di lavoro – commenta Giuseppe Galli, segretario regionale Cgil Marche. – Questi numeri ci danno la conferma che siamo di fronte ancora a uno sviluppo basato sul lavoro di bassa qualità. Con poca formazione professionale e scarsa conoscenza dei rischi connessi alle lavorazioni più pesanti, specie tra i giovani. Per questo motivo, occorre accelerare i controlli da parte degli organi ispettivi. Ma soprattutto va ricercata una nuova collaborazione tra tutti gli attori della sicurezza in azienda per migliorare gli ambienti di lavoro e  renderli più sicuri”.

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