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Le Giornate FAI sono un evento nazionale periodico di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi: vengono organizzate visite a contributo libero in 700 luoghi inaccessibili o poco valorizzati. E in più di 350 città italiane.

Sabato 15 e domenica 16 ottobre: Giornate FAI d’Autunno

Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 tornano, per l’undicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, il grande evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano dedica ogni anno, in autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico delll’Italia. Evento animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con la partecipazione di tutte le
Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture diffusi e attivi in tutta Italia.

La Delegazione e il Gruppo Giovani di Ascoli Piceno accompagneranno i visitatori ad ammirare due splendidi giardini del centro storico: il giardino di Palazzo Saladini Pilastri e quello di Palazzo De Angelis Corvi.

Giardino di Palazzo Saladini Pilastri

Il palazzo Saladini Pilastri è situato nel cuore del centro storico di Ascoli, su Corso Mazzini, antico
decumano della città. La sua posizione consegna la misura del prestigio dell’antica famiglia Saladini Pilastri che volle erigere un palazzo così maestoso. Il grande giardino, a cui si accede da uno dei portoni, arriva fino alla sponda del Fiume Tronto che scorre più in basso, tra ripide pareti di arenaria. E’ rappresentato in alcune delle mappe ottocentesche della città, nelle quali è possibile ravvisarne gli elementi compositivi originari. Alcuni tuttora visibili, nonostante nel tempo buona parte di essi sia andata perduta.

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Giardino del Palazzo Saladini Pilastri (Ascoli Piceno)

Palazzo Saladini Pilastri, il cui primo impianto risale al XVI secolo, ingloba e conserva parte di un preesistente monastero delle Benedettine con la contigua chiesa di Sant’Egidio. Sebbene il palazzo abbia origini più antiche, prevale senza dubbio il carattere ottocentesco della composizione architettonica. Una parte del portico del chiostro quattrocentesco del convento rimane tuttavia visibile al confine est del giardino che, non meno del palazzo, costituisce un valore storico inestimabile per la città.

Poichè è stato disabitato per moltissimi anni, la struttura botanica del giardino è andata in massima parte perduta.

Tuttavia è ancora possibile individuare gli assi prospettici e i tracciati dei percorsi, ispirati alla regolarità geometrica del neoclassicismo. Il Palazzo, infatti, deve il suo carattere neoclassico alla ristrutturazione operata nel 1848 dall’architetto Luigi Poletti, studioso e appassionato dell’architettura antica e dell’arte classica. La sua misura è imponente, tanto che, da Corso Mazzini, non è agevole apprezzarne le proporzioni né alcuni ricercati
particolari come i bei capitelli corinzi in terracotta posti sulle lesene di cui si adorna la facciata. Elementi, questi,
piuttosto originali nel panorama architettonico della città dove al laterizio, ancorché ornato, si è in genere preferito il travertino lavorato della tradizione.

Il giardino interno, accessibile solo dall’ampio passaggio voltato su Corso Mazzini era organizzato come un giardino formale. Con percorsi definiti da aiuole e statue che conducono, dopo aver superato una vasca centrale a un’aristocratica Coffee House decorata da statue delle quattro stagioni e da severi leoni di terracotta.

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Leone in terracotta nel giardino del Palazzo Saladini Pilastri (Ascoli Piceno)

Giardino di Palazzo De Angelis Corvi

Il Giardino di Palazzo De Angelis Corvi si trova esattamente nel cuore della città e, come molti altri giardini di palazzi nobiliari, non è visibile dalle strade di passaggio. Ma è godibile esclusivamente per chi viene ammesso a
visitarlo.
Le notizie del primo impianto del Palazzo risalgono al 1500. Appartenne a una unica famiglia fino al 1830 circa e
fu oggetto, nei secoli, di modifiche per accorpare edifici preesistenti. Tra questi, una casa colonica con orto
identificabile con l’attuale spazio del giardino. Nel 1825 il palazzo fu modificato, in base a un progetto di Ignazio
Cantalamessa, per inglobare Rua del Cocomero, che attraversava la proprietà realizzando un arco che la lasciava comunque praticabile.

L’aspetto attuale del fabbricato lo si deve, però, agli ampliamenti operati dalla famiglia De Angelis Corvi che lo acquistò nel 1877.

Tra 1888 al 1890 il palazzo assunse quindi la struttura che presenta oggi attraverso una serie di lavori di ristrutturazione ed ampliamento che portarono alla definitiva chiusura, autorizzata dal Municipio di Ascoli, di via della Zecca già via del Cocomero. L’androne e la scala principale furono realizzati riproponendo esattamente i manufatti esistenti in un palazzo che i De Angelis abitavano saltuariamente a Napoli. Dall’androne si accede al giardino interno, che fa da sfondo alle due imponenti vetrate in ghisa che recano le iniziali del proprietario. Nel giardino troneggia un esemplare di magnolia grandiflora che cresce al centro di un prato circondato da piante di rose, siepi di alloro, lecci e arbusti fioriti. Sul fondo, una piccola costruzione già presente in molti altri giardini dell’epoca pubblici e privati, destinata a contenere gli attrezzi. O, come in questo caso, alla conservazione di provviste come la frutta.

La visita al giardino del Palazzo De Angelis Corvi è riservata agli iscritti FAI, ma c’è la possibilità di iscriversi in loco.

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Foto di gruppo al termine della conferenza stampa di presentazione delle Giornate FAI d’Autunno

FAI Giovani di Ascoli Piceno

“L’apertura del Giardino Saladini Pilastri – spiega Gino Petronio, capogruppo FAI Giovani Ascoli Piceno – è un evento unico. Sono molto felice che la Delegazione mi abbia dato l’opportunità di collaborare a questa  iniziativa. Le GFA sono da sempre dedicate ai Giovani che, nella nostra realtà, non sono una semplice costola della Delegazione ma sono sempre pronti a scendere in campo come protagonisti. iosto anche il grande successo delle scorse GFP. Ringrazio la presidente Alessandra Stipa e rivolgo un sincero riconoscimento di stima e affetto a tutto il mio Gruppo. Ognuno di noi è amante in maniera incondizionata di Ascoli Piceno, per questo saremo sempre in prima linea con il FAI per esaltarne le bellezze e per difenderne le ricchezze”.

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