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Media e fiducia da parte dell’opinione pubblica nell’ultimo anno. Radio, televisione e carta stampata staccano ancora di gran lunga web e social network in termini di credibilità. A confermarlo i risultati del 18° Rapporto sulla comunicazione del Censis, promosso da Intesa Sanpaolo, Mediaset, Rai, Tv2000 e Windtre.

Media, forte crescita per internet ma non in credibilità

Le persone continuano a trovare una piena espressione di sé attraverso i dispositivi personali digitali. Nonostante tutto però, la fiducia da parte dell’opinione pubblica nell’ultimo anno, a radio, televisione e carta stampata stacca ancora di gran lunga web e social network in termini di credibilità. Il 60,1% degli italiani ritiene legittimo il ricorso a una qualche forma di censura. Al contrario, per il 39,9% non è mai giustificata alcuna forma di censura. Per il 29,4% non dovrebbero essere diffuse le fake news accertate, per il 15,7% le opinioni intenzionalmente manipolatorie e propagandistiche.

Internet, smartphone e social network

Tra il 2021 e il 2022 si registra ancora un forte aumento dell’impiego di internet da parte degli italiani. Ben l’88,0% di utenza, con una differenza positiva di 4,5 punti percentuali, mostrando una perfetta sovrapposizione con quanti utilizzano gli smartphone (l’88,0%: +4,7%). Lievitano complessivamente all’82,4% gli utenti dei social network (+5,8% in un anno).

La spesa per l’acquisto di telefoni ed equipaggiamento telefonico ha segnato anno dopo anno un vero e proprio boom. Di fatto ha moltiplicato il valore per quasi sette volte (+572,0% nell’intero periodo, per un ammontare prossimo ai 7,9 miliardi di euro nell’ultimo anno). Quella dedicata all’acquisto di computer, audiovisivi e accessori è più che raddoppiata (+138,9%).

La carta stampata in crisi

Per i media a stampa si accentua ulteriormente la crisi ormai storica. I quotidiani cartacei venduti in edicola,  nel 2007 erano letti dal 67,0% degli italiani, dal 25,4% nel 2022. Si registra ancora una limatura dei lettori dei settimanali (-1,6%) e dei mensili (-0,6%). Gli utenti dei quotidiani online invece aumentano al 33,0% degli italiani (+4,7% in un anno), un numero comunque inferiore a quanti utilizzano i siti web d’informazione generici (il 58,1%: +4,3%). La spesa per libri e giornali ha subito un vero e proprio crollo (-37,7% rispetto al 2007).

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